"La bozza di decisioni della Commissione europea sul caso Xylella in Puglia
è una follia: non si possono abbattere gli ulivi di un'intera provincia. E lo
stesso vale per l'invito a usare pesticidi su larga scala e per la richiesta di
bloccare l'export di qualsiasi pianta si trovi non solo nelle zone colpite, ma
anche in quelle intorno nell'arco di 10 chilometri. Così si mette in ginocchio
l'economia e l'ambiente di un'intera regione. Bruxelles va fermata, il governo
italiano batta un colpo". Lo dice l'eurodeputata M5S Rosa D'Amato,
commentando la bozza di decisioni redatta dalla Commissione europea per far
fronte alla diffusione della Xylella in Puglia.
"Questa bozza - continua D'Amato - prevede
l'eradicazione degli ulivi di tutta la provincia di Lecce, perché mette sullo stesso
piano gli ulivi colpiti, quelli che presentano dei sintomi di disseccamento e
tutti gli altri che risiedono nell'arco di 10 chilometri. Inoltre - prosegue -
sempre su questa area gigantesca, l'Ue vieta di piantare non solo gli ulivi, ma
anche tutte quelle piante che potrebbero ospitare il batterio. Per quelle già
piantate, invece, ne proibisce il movimento. Infine, non contenta, invita a
usare insetticidi su larga scala. In sostanza, Bruxelles non solo colpisce a
morte la produzione olivicola, ma anche il settore vivaistico, mettendo in
pericolo l'ambiente e il futuro della regione. E questo per fermare la
diffusione di un batterio che potrebbe viaggiare per l'Europa anche a bordo di
un camion e soprattutto senza avere ancora una prova scientifica, un test di
patogenicità che ci dica le reali cause del disseccamento".
"La Commissione europea - conclude l'eurodeputata tarantina - dimentica
che la Puglia non è colpevole della Xylella, ma vittima. Vittima dei ritardi e
dell'incapacità dell'Ue di prevenire l'invasione di batteri da paesi extra
europei".