"Il Tarantino non diventi la pattumiera della
Puglia". E' il monito lanciato dall'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa
D'Amato, nelle lettera inviata al presidente della Provincia di Taranto,
Martino Tamburrano. "E' notizia di questi giorni - si legge nella
lettera - confermata nell'ultima seduta della V commissione della regione
Puglia, che a causa della chiusura per illeciti ambientali di alcune discariche
nella provincia di Bari, i rifiuti indifferenziati saranno portati nelle
discariche, private, del tarantino. Il punto in discussione è che la
provincia di Taranto ha già sopperito ad altre emergenze nazionali ricevendo
rifiuti da diverse regioni come dimostra la relazione ISPRA 2014 sui
rifiuti".
L'eurodeputata cita i dati sull'indifferenziato smaltito nelle provincia di
Taranto: "Dalle 220 mila tonnellate circa del 2012 si è passati alle 436
mila tonnellate del 2013. Ad essere maligni si potrebbe pensare ad una
cosciente manovra che trasformerebbe le nostre zone, già martoriate dalla
presenza di ILVA, ENI, Cementir, Ddscariche ed inceneritori, in una enorme
pattumiera".
Alla luce di questi dati, D'Amato chiede chiarimenti al presidente Tamburrano
sui rischi connessi alla nuova emergenza rifiuti pugliese: "In gioco c'è
il futuro della nostra terra,che da polo agricolo-turistico che avrebbe potuto
garantire lavoro e salute senza alcun ricatto ai più, è divenuta una terra di
nessuno dove pochi traggono profitto alle spese della salute pubblica e
dell'economia sostenibile".
Testo della lettera:
Gentile Presidente Tamburrano,
è notizia di questi giorni, confermata nell'ultima seduta della V commissione
della regione Puglia, che a causa della chiusura per illeciti ambientali
di alcune discariche nella provincia di Bari, i rifiuti indifferenziati
saranno portati nelle discariche, private, del tarantino. Il punto in
discussione è che la provincia di Taranto ha già sopperito ad altre
emergenze nazionali ricevendo rifiuti da diverse regioni come dimostra la
relazione ISPRA 2014 sui rifiuti.
Diamo qualche dato: Puglia e Molise risultano le uniche
regioni in controtendenza rispetto al resto dell'Italia; infatti, per
quanto riguarda la nostra regione, si è passati dalle 1.236 tonnellate
di indifferenziato nel 2012 alle 1.284 tonnellate del 2013;ancora più
eclatante il dato della nostra provincia: da 220 mila tonnellate circa del
2012, si
è passati alle 436 mila tonnellate del 2013 di indifferenziato
smaltito.Il dato sopra riportato, è ancora più allarmante se letto attraverso
una tendenza degli ultimi anni grazie alla quale vi è una sostanziale
diminuzione dell'indifferenziato a causa dell'aumento della quantità di
differenziato, unitamente ad una minore produzione di rifiuti in
generale, a causa della crisi economica imperversante.
Ad essere maligni si potrebbe pensare ad una cosciente
manovra che trasformerebbe le nostre zone, già martoriate dalla presenza di
ILVA, ENI, Cementir, Discariche ed inceneritori, in una enorme PATTUMIERA.
Alla luce dei fatti sopra riportati, grazie al lavoro del meetup
Castellaneta Aperta M5S e in qualita' di portavoce del M5S al Parlamento
Europeo, Le scrivo questa lettera aperta chiedendo lumi circa il futuro
della nostra terra, la quale da vocazione agricolo-turistica che avrebbe
potuto garantire lavoro e salute senza alcun ricatto ai più, è divenuta
una terra di nessuno dove pochi traggono profitto alle spese della salute
pubblica e dell'economia sostenibile.
Le chiedo:
• Non crede che i dati che vengono fuori dal rapporto ISPRA 2014 e
che riguardano l'invasione di rifiuti da avviare a smaltimento negli
impianti della provincia jonica, siano altamente lesivi per l'immagine di
Taranto, dei suoi territori, del suo ambiente, dei suoi cittadini?
• Cosa intende fare per evitare che l'emergenza rifiuti che ormai
caratterizza la Puglia si ripercuota in maniera negativa sulla Provincia
di Taranto, come peraltro già accade, relegandola ancor di più al ruolo di
"immondezzaio di Puglia"?
• Come giustifica la circostanza che, a fronte di una generale
diminuzione della produzione di rifiuti, ci sia un sempre maggiore ricorso
all'uso della discarica quale modalità di gestione, nonostante l'art. 179
del D.Lgs. 152/06 e la direttiva 2008/98/CE indichino invece
prioritarie operazioni come riutilizzo e riciclaggio?
• Come giudica la attuale lontananza dagli obiettivi fissati
dall'art.205 del D.Lgs. 152/06 in materia di raccolta differenziata?
Fiduciosa nella Sua piena collaborazione e in attesa di Suo cortese
riscontro
Le porgo cordiali saluti e Le auguro buon lavoro
Rosa D'Amato MEP
MoVimento Cinque Stelle
European Parliament