Stanziati altri 5 milioni di euro
per l’emergenza Xylella fastidiosa ma, per il M5S, ciò non coincide con un
piano d’azione. Il Comitato tecnico non si riunisce da novembre mentre saranno
gli agricoltori a pagare gli interventi. L’Abbate (M5S): urge un piano
olivicolo regionale
Con la
dichiarazione dello stato di emergenza per la Xylella fastidiosa, si attende
la nomina del commissario straordinario da parte del capo della protezione
civile Franco Gabrielli. I fondi a disposizione saranno pari a 13,6 milioni
di euro ripartiti tra fondo nazionale di solidarietà per gli interventi di
maggiore urgenza (5 milioni), ministero delle Politiche Agricole (2,63 milioni)
e Regione Puglia (5,98 milioni). Ma, ottenuti i fondi, a puntare
l’attenzione sulle misure da attuare è il deputato pugliese Giuseppe
L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera e primo
firmatario della risoluzione sulla Xylella approvata ad ottobre scorso a
Montecitorio.
“Apprendiamo
che per la problematica Xylella sia stato dichiarato lo stato di emergenza e
siano stati stanziati altri 5 milioni di euro. Ciò che ci preoccupa, però, è il
come saranno utilizzati questi ulteriori fondi dato che dei 6 milioni di euro
stanziati in precedenza non si sa nulla né di chi li gestisca e né di come
siano mai stati utilizzati – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate
(M5S) – Siamo sconcertati dal modo pessimo in cui è stata condotta
questa emergenza. Si parla ancora di interventi di monitoraggio che non sono
mai stati completati. Cosa stanno aspettando la Regione Puglia e il Ministero dell'Agricoltura,
che il fenomeno si espandi ed arrivi anche nel nord barese? Dov'è il piano di
azione? Il comitato tecnico, tanto acclamato dal Ministro Martina, non si
riunisce addirittura da novembre scorso e di quello regionale non si comprende
ancora chi ne farà parte. Siamo in piena balia delle onde. Inoltre, ad indignarci è anche la
richiesta fatta agli agricoltori
– continua il parlamentare pugliese 5 Stelle – i quali saranno
costretti a tirar fuori i soldi per gli eventuali interventi nei campi. Lo sa
l’Assessore Nardoni che gli olivicoltori nel 2014 non hanno incassato il becco
di un quattrino? Come faranno a pagare gli interventi? Tutto ciò è veramente vergognoso. La
Puglia ha bisogno di un piano olivicolo regionale che rilanci ed elevi la
nostra produzione di olio”.