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ARPA Puglia risponde a PeaceLink e PeaceLink risponde ad ARPA
giovedì 15 gennaio 2015

da Alessandro Marescotti
Presidente di Peacelink





Comunicato

Arpa ha risposto a PeaceLink sostanzialmente non rispondendo e non fornendo i valori dei picchi di ieri registrati con la loro strumentazione. Non è stata fatta alcuna comparazione di dati.

Inoltre Arpa dispone di sistema DOAS e Lidar con cui è in grado di dire da chi dipende il picco di IPA cancerogeni di ieri.

Qui di seguito riportiamo la nostra risposta ad ARPA. Ci offriamo volontari per analizzare i loro dati degli IPA se ci forniscono i files delle loro misurazioni orarie.

Alessandro Marescotti

 

 

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Alessandro Marescotti <marescotti@gmail.com>
Date: 15 gennaio 2015 10:30
Oggetto: Re: ARPA Puglia
A: INFO ARPA <info@arpa.puglia.it>

In risposta a quanto da voi scritto nella vostra email, ossia:

"Va detto che, nel caso dei picchi di IPA rilevati nella zona di via Alto Adige, in ore di elevato volume di traffico e con vento proveniente dal settore opposto rispetto all’area industriale, è verosimile una attribuzione prevalente dei picchi di IPA a sorgenti emissive veicolari; differente è il caso di centraline prossime all’area industriale, con vento proveniente dal settore nord-ovest, anche se – nel caso della centralina situata in via Orsini – la rilevante differenza fra i dati di IPA rilevati, rispetto a via Machiavelli, è verosimilmente da attribuirsi, anche in questo caso, a sorgenti veicolari".

Specifichiamo quanto segue:

1) l'effetto confondente del traffico veicolare nell'area da noi prescelta (zona Bestat) viene sostanzialmente annullato quando si colloca l'analizzatore IPA a debita altezza e distanza dal traffico veicolare stesso, e noi abbiamo effettuato le misurazioni a distanze tali che con vento da Sud misuriamo valori che oscillano la 0 a 5 ng/m3 di IPA, mentre quando siamo sottovento rispetto a ILVA (come stamattina) i valori oscillano fra 20 e 40 ng/m3. Pertanto nelle segnalazioni che vi inviato l'effetto confondente del traffico non esiste assolutamente e non è verosimile l'ipotesi che avete preso in considerazione, avendo fatto noi numerose verifiche sull'ANNULLAMENTO sostanziale dell'effetto confondente mediante debito distanziamento dal traffico, verifiche effettuate con la nostra strumentazione portatile e confermate con le misurazioni che abbiamo pubblicato su www.zeroipa.it

2) Quanto alla vostra centralina di via Orsini, abbiamo già detto che essa doveva servire a verificare non il traffico ma le emissioni Ilva e che pertanto se la ritenete mal collocata fareste bene a spostarla o a posizionarne un'altra ad esempio nel vecchio campo sportivo a ridosso dello collinette, che è molto distante dal traffico. Ad ogni buon conto, per voi è possibile fare un controllo - fra i dati già registrati - nelle ore prive di traffico, come quelle notturne, in modo da confrontare ad esempio la serie delle misurazioni orarie fra l'1 di notte e le 7 di mattina di via Orsini e di via Machiavelli. Se ci mandate i files, i raffronti li possiamo fare noi.

3) Pertanto chiediamo i files con i dati orari giornalieri della centralina di via Orsini da quando ha cominciato a funzionare ad ora, con i files corrispondenti temporalmente della centralina di via Machiavelli e della Cokeria ILVA. Sono files molto facili da inviare in quanto già memorizzati da Arpa su supporto elettronico (non stampateli!).

 

Cordiali saluti

Alessandro Marescotti

Presidente di PeaceLink

 

 

Il giorno 14 gennaio 2015 11:31, INFO ARPA <info@arpa.puglia.it> ha scritto:

 

In risposta alle numerose richieste pervenute ad ARPA Puglia, riguardanti picchi di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) rilevati in vari siti di monitoraggio della qualità dell’aria delle reti gestiti dall’Agenzia, si ritiene opportuno specificare quanto segue:

1.  - ARPA Puglia non pubblica sul proprio sito dati di inquinanti con cadenza oraria o bioraria, in quanto l’attuale struttura del portale non lo consente. Tuttavia, dato l’interesse dei dati di qualità dell’aria con cadenza temporale più ristretta, ARPA ha avviato un percorso di tipo informatico, al fine di consentire la pubblicazione di tali dati.

2.   Una indicazione sull’attribuzione alle varie sorgenti emissive dei picchi di IPA (fatta in passato, in maniera dettagliata, da ARPA nell’ambito del Piano di risanamento della qualità dell’aria del Quartiere Tamburi) può derivare da una serie di parametri quali: distanza dal quartiere industriale; direzione del vento al momento della rilevazione; presenza di sorgenti di inquinanti locali, oltre a quelle industriali. Va detto che, nel caso dei picchi di IPA rilevati nella zona di via Alto Adige, in ore di elevato volume di traffico e con vento proveniente dal settore opposto rispetto all’area industriale, è verosimile una attribuzione prevalente dei picchi di IPA a sorgenti emissive veicolari; differente è il caso di centraline prossime all’area industriale, con vento proveniente dal settore nord-ovest, anche se – nel caso della centralina situata in via Orsini – la rilevante differenza fra i dati di IPA rilevati, rispetto a via Machiavelli, è verosimilmente da attribuirsi, anche in questo caso, a sorgenti veicolari.

3.     Per quanto riguarda le possibili misure preventive da attuare, ove ritenute necessarie,  in concomitanza con la presenza di picchi di IPA, si suggerisce di rivolgere analoga richiesta alla ASL di Taranto, data la sua specifica competenza in materia".

Cordiali saluti.

 

 Dott. Roberto Giua

Dirigente Responsabile

Centro Regionale Aria

Direzione Scientifica

ARPA Puglia

Tel. 080-5460252/099-9946349

Cell. 320-4387402

Fax 080-5460200

 


Servizio INFO
Unità Comunicazione ed Informazione

Direzione Generale
ARPA Puglia

Corso Trieste, 27

70126 Bari
tel  080 5460350
fax 080 5460150
info@arpa.puglia.it

 






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