L’Associazione
Diabetici jonici (ADJ) in quanto iscritta all’Associazione Nazionale Diabetici
Fand e rappresentante di tutti coloro i quali sono affetti da questa patologia
sul territorio jonico, invita l’Alitalia di informarsi su quelle che sono le
condizioni di un diabetico che viene seguito per la sua patologia da uno
specialista, il quale è obbligato a consegnare al suo paziente un certificato
sanitario che riporta l’assistenza sanitaria terapeutica continua ed eventuali
condizioni che non consentono al paziente di intraprendere nello specifico
viaggi; inoltre non esiste una legge che vieta a un diabetico di salire
sull’aereo, né il regolamento della compagnia aerea in questione a quanto pare
è chiaro e specifico a riguardo.
L’accusa che
l’associazione rivolge ad Alitalia si riferisce a un episodio verificatosi il 2
luglio di quest’anno sul volo AZ540 diretto da Fiumicino a San Pietroburgo. La
signora Bianconi, in compagnia del marito, ha subìto il diniego a salire su
quell’aereo perché diabetica e soprattutto perché priva della certificazione di
“idoneità a volare”. Sul certificato che la donna aveva, non c’era scritto che
fosse idonea al volo, perché un certificato del genere non esiste! A nulla è
valso spiegarlo al comandante che ha rimandato a casa la coppia fornendo loro
le carte d’imbarco per il giorno dopo; infatti il giorno seguente sono stati
imbarcati senza storie né certificato alcuno (il colmo!).
La coppia ha
presentato reclamo ad Alitalia che ha spiegato che la donna non ha rispettato i
regolamenti della compagnia e alla richiesta di quali fossero i regolamenti da
rispettare, ancora non si è avuta risposta.
La coppia ha
intenzione di intraprendere un’azione legale, chiedendo inoltre che Alitalia
sia chiara con le norme regolamentari per l’imbarco di diabetici, affinché non
si verifichi un altro episodio simile.
Addetto Stampa
Fabiana Spada
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