Il video dell'intervento:
"Pd e sinistra europea dovrebbero vergognarsi. Per i
loro eurodeputati l'Ilva di Taranto è tra gli impianti 'd'eccellenza' da
salvaguardare e per questo preferiscono garantire il mantenimento della
capacità produttiva piuttosto che assicurare il rilancio dell'intera provincia,
la riconversione economica e le bonifiche'. E ciò in barba alla procedura
d'infrazione aperta dall'Ue e alla stessa Agenzia europea dell'ambiente, che ha
stimato per lo stabilimento tarantino un impatto ambientale di 2,5 miliardi tra
il 2008 e il 2012". E' quanto denuncia l'europarlamentare del Movimento
5 Stelle, Rosa D'Amato, che oggi, nel corso della plenaria del Parlamento
europeo, ha presentato un emendamento orale alla mozione di risoluzione
congiunta sull'acciaio firmata da Ppe, S&D e Verdi. L'emendamento chiedeva
di far cancellare l'Ilva di Taranto dalla lista degli impianti di eccellenza,
così come si legge nel testo, ma l'iniziativa dell'eurodeputata M5S è stata
bloccata da alcuni membri italiani del gruppo dei Socialisti, Gianni Pittella
(Pd) in testa, e del gruppo della Gue; che ne hanno impedito la votazione.
"Questa risoluzione - spiega D'Amato - dovrebbe servire
a rilanciare il settore. Io, a nome del Movimento 5 Stelle, ho presentato ben
25 emendamenti al fine di sancire con forza la necessità di salvaguardare
l'ambiente e la salute dei cittadini, evitando di ripetere tragedie come quella
di Taranto. Invece, nella risoluzione, grazie all'iniziativa dei deputati di Fi
e Ncd e alla complicità del Pd e della sinistra europea, l'Ilva resta tra i
'gioielli' da salvaguardare. Una vergogna".
D'Amato, presentando l'emendamento, ha sottolineato come "a Taranto vi sia
lo stabilimento più inquinante di Europa, un impianto economicamente
insostenibile, che è già stato condannato dalla Corte di Giustizia europea e
che è causa di una procedura di infrazione ed è sotto processo in varie
cause penali. A Taranto - ha concluso - non bisogna garantire la capacità
produttiva dello stabilimento ma assicurare il rilancio dell'intera provincia,
la riconversione economica e le bonifiche".