"Quella di Renzi sull'Ilva è l'ennesima presa in giro a
danno dei cittadini. Taranto è già saltata, sta già morendo. Gli aiuti ci
devono essere, ma per la città e non per le fabbriche della morte. Serve un
piano di conversione condiviso e partecipato che parta dalle vocazioni del
territorio. Tutto il resto è solo presa in giro e uno schiaffo alle centinaia
di vittime dell'Ilva". Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa
D'Amato, in merito alle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, sull'Ilva. A proposito dello stabilimento di Taranto, il premier ha
parlato di tre ipotesi: l'acquisizione da parte di gruppi esteri, da parte di
italiani e poi l'intervento pubblico. "Se devo far saltare Taranto - ha
detto - preferisco intervenire direttamente per qualche anno e poi rimetterlo
sul mercato".
Per l'eurodeputata D'Amato, "le ipotesi di Renzi non stanno in piedi. Solo
per far rispettare l'Aia ci vogliono 1,8 miliardi. Risorse che né il pubblico,
né i privati intendono investire. L'idea di una trasformazione 'verde' dello
stabilimento e in particolare dell'area a caldo, lo si è capito da tempo, è
impossibile - continua l'europarlamentare tarantina - L'unica via d'uscita per
salvaguardare ambiente e salute è la riconversione dell'area industriale verso
un'economia votata al turismo, cultura, agricoltura, pesca ed industrie pulite.
Se Renzi intende investire risorse pubbliche, le usi per questo".