Questa è la lettera sull'ILVA di Taranto inviata da PeaceLink a Karmenu Vella,
nuovo commissario europeo per l'Ambiente, per evidenziare come "le
emissioni incontrollate che fuoriescono dagli impianti continuano a generare
impatti negativi sulla salute e sull’ambiente".
PeaceLink ha chiesto un incontro con il
nuovo commissario europeo all'Ambiente e ha rinnovato la sua fiducia
nell'azione dell'Europa, rimarcando "l’importanza che riveste il ruolo chiave
della Commissione Europea nella questione Taranto, ruolo che ha saputo
garantire sottolineando la necessità dell’Italia di doversi conformare al
rispetto del Diritto Comunitario a Taranto ai fini della protezione ambientale
e dei diritti umani della popolazione".
Associazione
PeaceLink
---------------------------------------
Per il Commissario all'Ambiente Karmenu Vella
Egregio Commissario,
a nome
di Peacelink, desideriamo congratularci per il suo recente incarico di
Commissario per l’Ambiente, gli Affari Marittimi e la Pesca e allo stesso tempo
cogliamo l’opportunità per presentarci.
La
nostra associazione ha lavorato molto attivamente sulla questione
dell’inquinamento provocato dalle emissioni dell’impianto siderurgico ILVA di
Taranto, in Italia,
ed ha portato avanti una convinta azione con la Commissione Europea per
denunciare la questione, fornendo aggiornamenti quotidiani della situazione
reale sul posto.
Abbiamo
sostenuto le nostre azioni in Europa con il materiale che é servito alla
Istituzione di cui é parte, attraverso il Commissario Potocnik, per lanciare
due procedure di infrazione contro l’Italia, e di recente il parere motivato
sul non rispetto da parte dell’ILVA delle norme europee:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-1151_en.htm
L’ILVA è il più
grande stabilimento siderurgico d’Europa e ha mancato, secondo la Commissione,
di operare in conformità alla legislazione europea in materia di emissioni
industriali, con conseguente potenzialmente serie sulla salute umana e
sull’ambiente.
La
Commissione Europea ha mandato all’Italia due lettere di messa in mora, nel
settembre del 2013 e nell’aprile del 2014, esortando le autorità italiane a
prendere le disposizioni necessarie per mettere la produttività dell’ILVA a
norma e in regola con la direttiva europea sulle emissioni industriali e con
l’altra legislazione europea in materia ambientale.
Ma le infrazioni alla legge
sono rimaste e importanti deficienze, come il mancato rispetto delle condizioni
stabilite nel permesso di produzione ( AIA), rendono l’ILVA uno stabilimento
pericoloso per i suoi operai e per la città di Taranto.
Le
emissioni incontrollate che fuoriescono dagli impianti continuano a generare
impatti negativi sulla salute e sull’ambiente. Siamo sicuri che Lei,
Commissario, sappia bene cosa l’ILVA rappresenti per Taranto e sia a conoscenza
delle diverse e numerose questioni che sono legate alla produzione dello
stabilimento: inquinamento, malattia, morte, come riportato nella
documentazione prodotta dalla Magistratura italiana.
In linea con la nostra attività e con l’importanza che
riveste il ruolo chiave della Commissione Europea nella questione Taranto,
ruolo che ha saputo garantire sottolineando la necessità dell’Italia di doversi
conformare al rispetto del Diritto Comunitario a Taranto ai fini della
protezione ambientale e dei diritti umani della popolazione, vogliamo
assicurare alla Commissione che continueremo nella nostra azione e garantiremo
il nostro supporto.
Invieremo presto al Suo Gabinetto le informative
riguardanti gli ultimi sviluppi a Taranto e ci auguriamo che questo caso, simbolo
del bisogno dell’azione dell’Unione Europea nel campo ambientale, continui
a rappresentare una priorità per la Commissione Ambiente.
Cogliamo l’occasione per chiedere un appuntamento.
Distinti Saluti,
Per PeaceLink
Antonia Battaglia
Luciano Manna
Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it