Il sottosegretario
agli Esteri Giro risponde all’interrogazione del deputato pugliese Scagliusi
(M5S) ma non chiarisce i progetti e le risorse per fronteggiare l’emergenza
Ebola. Previsti fondi alla base ONU di Brindisi per una spedizione di materiale
in Sierra Leone
L’Italia è in prima linea per
combattere il virus Ebola ed aiutare i Paesi africani coinvolti. Lo ha ribadito
il sottosegretario agli Esteri Mario Giro, in risposta all’interrogazione
del deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S), a distanza di pochi
giorni dall’interpellanza urgente della collega Giulia Grillo che chiedeva
delucidazioni in merito alle iniziative intraprese dall’Italia per fronteggiare
il virus Ebola dal punto di vista sanitario. In Commissione Affari Esteri,
invece, i 5 Stelle hanno chiesto a quanto ammontino le risorse che l’Italia
ha complessivamente stanziato per contrastare la diffusione del virus nonché il
dettaglio relativo al coinvolgimento delle ONG, al numero di progetti e
alle risorse umane coinvolte ai fini della prevenzione.
“Sin da quest'estate – ha
dichiarato il Sottosegretario Giro nella sua risposta – dal Ministero
Affari Esteri è stato avviato un programma, per un importo complessivo di circa
1,7 milioni di euro, articolato in due contributi: uno per l’Organizzazione
mondiale della sanità (440mila euro) e un’iniziativa bilaterale per il
finanziamento delle attività condotte dalle ONG italiane presenti nella regione
(1,2 milioni di euro), per un totale di 36 operatori umanitari italiani
coinvolti e l’invio di personale medico italiano proveniente dall’Istituto
Spallanzani di Roma”.
Dalla risposta si è anche appreso
che, attraverso la base Onu di Brindisi, l’Italia ha finanziato con
oltre 20 mila euro la spedizione in Sierra Leone di materiale ed attrezzature
mediche di facile consumo destinate a due ONG italiane. Il Paese africano è uno
dei Paesi maggiormente colpiti e potrà beneficiare di aiuti pari a 730.000 euro
per sensibilizzare la popolazione locale.
“È assurdo che sia necessario fare
un’interrogazione parlamentare per sapere come vengono spesi i soldi pubblici –
ha
dichiarato il deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S) – Sul sito del Ministero degli
Affari Esteri, infatti, poco si legge in merito a quanto comunicato dal sottosegretario
Giro. Come se non bastasse, i pochi dati riportati, non fanno altro che
aumentare la confusione tra i cittadini. Non vi è alcuna traccia dei progetti
finanziati, nessun elenco delle risorse economiche ed umane utilizzate. Solo
titoli e numeri. I cittadini, secondo il Governo Renzi, devono prendere atto
che un’ingente somma di denaro è stata stanziata dall'Italia ma non gli è dato
sapere per cosa, per quali risorse, con che precisi obiettivi”.
Il sottosegretario Giro ha poi
annunciato che, oltre alle risorse stanziate anche dal decreto Missioni, è
pronto un pacchetto da 50 milioni di euro, annunciato proprio dal
premier Renzi nel corso della consultazione in videoconferenza tenutasi il 15
ottobre scorso con i rappresentanti del Quint, il gruppo informale composto dai
ministri degli Esteri di Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Stati
Uniti.
“Cosa sia stato fatto dal Governo
Renzi sul territorio nazionale per fronteggiare il virus Ebola, però, non è
dato sapere – conclude Scagliusi (M5S) – Il dettaglio delle
informazioni da noi richieste è fondamentale per evitare pericolosi allarmismi
tra i cittadini o addirittura di essere sorpresi dagli eventi esterni. È
necessario sensibilizzare tutti quanti per far comprendere la gravità e
l’importanza di essere concentrati sulla questione. Invece, non solo il
Presidente del Consiglio non ne ha ancora parlato pubblicamente ma ha pure
previsto, con la Legge di Stabilità 2015, tagli al Ministero della Salute per
11,3 milioni di euro che, nel giro di tre anni, saliranno a 33,3 milioni”.