Cari
amici,
v'invito
ad unirvi alla nostra, ma anche vostra, lotta intervenendo numerosi alla
manifestazione "Mo' basta!!!" che si terrà a Potenza in Piazza Mario
Pagano (centro città) alle ore 9,30 di sabato 8 novembre. Questo è il
link: https://www.facebook.com/events/1479663892315503/1491197711162121/?notif_t=plan_mall_activity
L'invito
nasce da un destino che, purtroppo, legherà sempre più lucani (col raddoppio
estrazioni petrolifere) e tarantini (col conseguente ampliamento del porto teso
a ospitare impianto-raffineria idrocarburi tempa rossa, per ora, e navi
petrolifere). Nel frattempo, tanto per ..., vi allego il link del video che ho
realizzato per stigmatizzare ogni aggressione tossica, loro effetti malsani e
ciclici incidenti al Centro raffineria Eni di Viggiano (PZ) che la mia terra
sta già subendo e che ho pubblicato su youtube con il link dal titolo: Happy to
dance in Basilicata e col sottotitolo: "L'Apocalisse è fra noi, speriamo
si trovi bene". Buona visione! ... la mia visione è questa:
LUCANIA
- TERRA DI LUCE, MA LA NOTTE NO.
Mi
rivolgo a tutti gli uomini di buona volontà perché rivedano il loro modo di
vivere nel rispetto dell'habitat naturale che li ospita. "La Terra non
l'abbiamo ereditata dai nostri genitori ma presa in prestito dai nostri
figli" (proverbio navajo). E, in particolare, a quanti amano veramente la
nostra terra, la Basilicata, anche se non si è nativi del posto come Carlo
Levi; una terra martoriata, succube dei poteri forti, che meriterebbe un
trattamento più dignitoso da parte di chi ne calpesta il suolo. Questa terra,
sconosciuta ai più, sta subendo una metamorfosi gattopardiana al contrario: il
sottosuolo è costantemente corroso da chi ne sponsorizza l'immutabile bellezza
della superficie, facendo venire "a galla" sulla pelle di chi vi
abita un aumento vertiginoso di decessi per cancro soprattutto tra i giovani.
DESIDERO CHE LA RIVOLUZIONE DELLE COSCIENZE, CHE PER DEFINIZIONE È PACIFICA,
PARTA DA QUELLA CHE UNA VOLTA, NEMMENO POI TANTO REMOTA, ERA UNA TERRA
IMMACOLATA, SENZA, CIOÈ, MACCHIE DI PETROLIO - prodotte dall'Eni, col suo
Centro Oli di Viggiano (PZ), insieme alle sue (?) Sorelle impegnate a estrarre
petrolio con trivelle coadiuvate da fluidi chimico-corrosivi, i cui fanghi
estrattivi vengono re-immessi a pressione nel sottosuolo, rischiando di
provocare terremoti per l'alterazione del sottosuolo (svuotamento traumatico a
destra e riempimento invasivo a manca) - E SENZA RIFIUTI TOSSICO-RADIOATTIVI -
prodotti da santuari di morte innalzati in nome del progresso e spacciati con
eufemismo per siti: il "Tecno-Parco" della Val Basento di Pisticci
(MT) e l'ex Liquichimica di Tito (PZ), la Siderurgica di Potenza, il
"Termovalorizzatore" Fenice di San Nicola di Melfi (PZ), l'Impianto
Nucleare di Rotondella (MT), la Materit (amianto) di Ferrandina (MT) e, dulcis
in ... lungo e in largo, i siti sparsi (nottetempo) dalle Eco-mafie, AFFINCHÉ
SI RIAPPROPRI DEL SUO NOME ORIGINALE: LUCANIA, TERRA DELLA LUCE DEL SOLE
NASCENTE (ENERGIA ALTERNATIVA), DA CUI PRESERO IL NOME LE ORE ANTE-LUCANE, CIOÈ
DELL'AURORA, INSOMMA DELL'ALBA ... D'UNA NUOVA VITA.
P.S.
Tale rivoluzione viene intrapresa anche in favore di chi detiene i poteri forti
e ciò al fine di difenderli da loro stessi: non basterà l'immunità
parlamentare, i soldi e le barriere a tenerli al riparo dagli effetti mortali
del loro stesso operato, una volta che si è inquinato irrimediabilmente il
ciclo vitale dell'aria, dell'acqua, della terra, ecc., da cui tutti, nessuno
escluso, attingiamo l'esistenza. Per dirla con padre Ildebrando Scicolone:
"Ormai s'è passati dal Dio trino al dio quattrino". Al momento gli
agnelli sacrificali siamo noi lucani e quanti come noi, per gli altri è solo
questione di tempo ... come nella profezia di Capriolo Zoppo (capo Sealth):
“Contaminate i giacigli dei vostri focolari e una notte vi ritroverete
soffocati dai vostri stessi rifiuti.” (alla stregua di chi soffoca nel proprio
vomito, dopo essersi stordito con un mix di alcool, droga e sostanze
psicotrope).
N.B.
Non è vero che chi si ferma è perduto. Anzi! Chi, per primo, decelera e si
ferma, si salva da questa folle corsa fatta di ritmi sostenuti solo per
mantenere un tenore di vita altissimo. Occorre fermarsi a riflettere su una
crescita non più a (dis)misura di appetiti insaziabili o tesa a mostrare i
muscoli a chicchessia. SOLO INSIEME CI SALVEREMO: PECCATORI E GIUSTI ...
PENTITI.
Fraternamente,
Antonio Adobbato