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STOP TEMPA ROSSA.
CONFERENZA STAMPA LUNEDI 20 OTTOBRE.

lunedì 20 ottobre 2014

La visione di Antonio Adobbato

da adobbato@tin.it




Cari amici,

sono desolato, ma per motivi familiari non potrò essere oggi alla conferenza stampa. Tuttavia ci sarò attraverso il mio "vessillo" che spero raccoglierete e farete vostro, visto che noi lucani e voi tarantini abbiamo un destino comune: Tempa Rossa. Si tratta di un video che ho realizzato per stigmatizzare ogni aggressione tossica che la mia terra sta subendo e che ho pubblicato su youtube con il link dal titolo: Happy to dance in Basilicata e col sottotitolo: "L'Apocalisse è fra noi, speriamo si trovi bene". Buona visione! La mia visione è questa: 

 

LUCANIA - TERRA DI LUCE, MA LA NOTTE NO.

Mi rivolgo a tutti gli uomini di buona volontà perché rivedano il loro modo di vivere nel rispetto dell'habitat naturale che li ospita. "La Terra non l'abbiamo ereditata dai nostri genitori ma presa in prestito dai nostri figli" (proverbio navajo). E, in particolare, a quanti amano veramente la nostra terra, la Basilicata, anche se non si è nativi del posto come Carlo Levi; una terra martoriata, succube dei poteri forti, che meriterebbe un trattamento più dignitoso da parte di chi ne calpesta il suolo. Questa terra, sconosciuta ai più, sta subendo una metamorfosi gattopardiana al contrario: il sottosuolo è costantemente corroso da chi ne sponsorizza l'immutabile bellezza della superficie, facendo venire "a galla" sulla pelle di chi vi abita un aumento vertiginoso di decessi per cancro soprattutto tra i giovani. DESIDERO CHE LA RIVOLUZIONE DELLE COSCIENZE, CHE PER DEFINIZIONE È PACIFICA, PARTA DA QUELLA CHE UNA VOLTA, NEMMENO POI TANTO REMOTA, ERA UNA TERRA IMMACOLATA, SENZA, CIOÈ, MACCHIE DI PETROLIO - prodotte dall'Eni, col suo Centro Oli di Viggiano (PZ), insieme alle sue (?) Sorelle impegnate a estrarre petrolio con trivelle coadiuvate da fluidi chimico-corrosivi, i cui fanghi estrattivi vengono re-immessi a pressione nel sottosuolo, rischiando di provocare terremoti per l'alterazione del sottosuolo (svuotamento traumatico a destra e riempimento invasivo a manca) - E SENZA RIFIUTI TOSSICO-RADIOATTIVI - prodotti da santuari di morte innalzati in nome del progresso e spacciati con eufemismo per siti: il "Tecno-Parco" della Val Basento di Pisticci (MT) e l'ex Liquichimica di Tito (PZ), la Siderurgica di Potenza, il "Termovalorizzatore" Fenice di San Nicola di Melfi (PZ), l'Impianto Nucleare di Rotondella (MT), la Materit (amianto) di Ferrandina (MT) e, dulcis in ... lungo e in largo, i siti sparsi (nottetempo) dalle Eco-mafie, AFFINCHÉ SI RIAPPROPRI DEL SUO NOME ORIGINALE: LUCANIA, TERRA DELLA LUCE DEL SOLE NASCENTE (ENERGIA ALTERNATIVA), DA CUI PRESERO IL NOME LE ORE ANTE-LUCANE, CIOÈ DELL'AURORA, INSOMMA DELL'ALBA ... D'UNA NUOVA VITA. P.S. Tale rivoluzione viene intrapresa anche in favore di chi detiene i poteri forti e ciò al fine di difenderli da loro stessi: non basterà l'immunità parlamentare, i soldi e le barriere a tenerli al riparo dagli effetti mortali del loro stesso operato, una volta che si è inquinato irrimediabilmente il ciclo vitale dell'aria, dell'acqua, della terra, ecc., da cui tutti, nessuno escluso, attingiamo l'esistenza. Per dirla con padre Ildebrando Scicolone: "Ormai s'è passato dal Dio trino al dio quattrino". Al momento gli agnelli sacrificali siamo noi lucani e quanti come noi, per gli altri è solo questione di tempo ... come nella profezia di Capriolo Zoppo (capo Sealth): “Contaminate i giacigli dei vostri focolari e una notte vi ritroverete soffocati dai vostri stessi rifiuti.” (alla stregua di chi soffoca nel proprio vomito, dopo essersi stordito con un mix di alcool, droga e sostanze psicotrope). N.B. Non è vero che chi si ferma è perduto. Anzi! Chi, per primo, decelera e si ferma, si salva da questa folle corsa fatta di ritmi sostenuti solo per mantenere un tenore di vita altissimo. Occorre fermarsi a riflettere su una crescita non più a (dis)misura di appetiti insaziabili o tesa a mostrare i muscoli a chicchessia. SOLO INSIEME CI SALVEREMO: GIUSTI E PECCATORI ... PENTITI.

Fraternamente, Antonio Adobbato

 




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