Deputati e senatori pugliesi 5 Stelle
con l’europarlamentare tarantina D’Amato ed i meet up della regione hanno
inviato una lettera con proposte, richieste e suggerimenti al Presidente
Vendola ed a tutti gli enti locali
Una delle cinque stelle del proprio simbolo, l’ambiente,
al centro dell’ultima iniziativa del M5S in Puglia. I deputati pugliesi
Diego De Lorenzis, Francesco Cariello, Giuseppe D’Ambrosio, Giuseppe L’Abbate,
Giuseppe Brescia, Emanuele Scagliusi, i senatori Daniela Donno, Lello
Ciampolillo, Barbara Lezzi, Maurizio Buccarella con l’europarlamentare
tarantina Rosa D’Amato ed i gruppi di attivisti del Movimento 5 Stelle della
Puglia hanno, infatti, depositato una lettera indirizzata al Presidente della
Regione Nichi Vendola, all’Assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, ai
consiglieri regionali e ai sindaci dei comuni pugliesi. Obiettivo: richiedere
chiarimenti, comunicare segnalazioni cittadine e proporre migliorie a molti
specifici aspetti legati alla gestione dei rifiuti tramite l’attività dell’Aro.
In particolar modo, attivisti e portavoce M5S richiedono come
mai nel regolamento dell’Aro Ba4 si faccia intendere che parte della
raccolta differenziata sarà destinata al recupero di energia, senza però
preoccuparsi di escludere l’incenerimento nonostante le diverse
segnalazioni da parte di attivisti e cittadini. E proprio per permettere che la
partecipazione dei pugliesi sia efficiente ed efficace quando si tratta
di approvare documenti di tale importanza, come peraltro garantito dal Piano
Regionale di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani alla voce “Costruzione
condivisa con la collettività delle modalità di erogazione dei nuovi servizi”,
nella lettera dei 5 Stelle si precisa che i consigli comunali debbano riunirsi
in sedute monotematiche pubbliche al fine di produrre “un atto di indirizzo da
portare nelle riunioni, anch’esse pubbliche, di Aro e Ato, affinché questi
ultimi ambiti possano recepire e valorizzare le singole esigenze e renderle
comuni”. Oggi, invece, l’approvazione in sede di Aro avviene senza la
partecipazione della cittadinanza alle riunioni e senza trasparenza,
come dimostrato dalla mancanza di pubblicazione di atti e delibere. Per questo,
i 5 Stelle pugliesi chiedono che le convocazioni e la totalità delle delibere
degli Aro e Ato siano disponibili nel portale “Ambiente” della Regione
Puglia e sui siti web dei comuni di competenza.
Attivisti e portavoce M5S pugliesi segnalano anche forti
ritardi e rallentamenti nei lavori nella quasi totalità degli Aro e i
commissariamenti degli Aro 8 di Bari, 1 della BAT, 4 e 8 del foggiano e 2, 5,
10 e 11 del leccese. Richiedono, inoltre, se sia vero il coinvolgimento di
Conspi e Conai nel ciclo dei rifiuti pugliese, compresi la determinazione e
l’espletamento di bandi di gara. In particolar modo, si richiede una netta
presa di posizione verso la “Strategia Rifiuti Zero” con la progressiva chiusura
degli inceneritori esistenti in Puglia. Un segnale importante in tale
direzione sarebbe, ad esempio, la revoca degli atti che individuano due
discariche (Grottelline e Corigliano d’Otranto) che metterebbero a
rischio le falde acquifere della fossa bradanica e della più grande riserva
idrica sotterranea del Salento o un piano di
realizzazione di impianti di compostaggio pubblici, che consentano di conferire
la FORSU con costi di conferimento per i Comuni non elevati e sconti sulla tariffa.
Oltre a ciò, i 5 Stelle invitano a verificare lo stato
dell’arte sugli obbiettivi indicati dal D. Lgs 152/06 in materia di riciclaggio
e recupero dei rifiuti nonché ad un chiarimento in riferimento ai servizi di
competenza dell’Aro che sono già stati affidati da parte dei Comuni prima che
gli ARO stessi avessero deliberato in merito. Inoltre, si domanda il numero
totale delle discariche esaurite di RSU e RS presenti nel territorio
regionale, il loro stato di caratterizzazione e di chiarire sulla possibilità
di gestione “in house” dei servizi di competenza degli Aro e Ato
espletata attraverso soggetti giuridici di diritto pubblico (es. aziende speciali).
Nel merito
delle emergenze specifiche locali, non
manca il riferimento alla discarica di Massafra, chiedendone il
ricalcolo del tempo di esaurimento e delle soluzioni per il periodo successivo
allo stesso. Si desiderano, poi, chiarimenti
sulla legittimità a norma di legge degli inceneritori che brucino “tal quale”
come quello gestito da AMIU S.p.A. di Taranto. E si chiede di sapere quali siano le intenzioni in merito alle discariche
di rifiuti speciali autorizzate sebbene non aderenti a quanto previsto dal
D.Lgs 152/06 e come si intendono gestire i rifiuti speciali nelle aree ILVA,
oggetto di esposti al NOE di Lecce.
Per quanto concerne la megadiscarica in contrada Martucci
a Conversano (BA), oltre alle esigenze di bonifica e modifica dell’impianto
in vista di una futura conversione in impianto di compostaggio, in sostanza, si
vuole che la Regione Puglia individui un’altra soluzione per lo smaltimento del
rifiuto residuo da raccolte differenziate. In ultimo, si pretendono spiegazioni
sui motivi per i quali, alla luce delle gravi irregolarità accertate in sede di
incidente probatorio, relative alla realizzazione delle discariche di servizio
e soccorso annesse all'impianto, è mancata la rescissione, da parte della
Regione Puglia, del contratto con la Progetto Gestione Bacino Bari Cinque
Srl. Infine, si
richiede quale sia la situazione degli impianti di conferimento rifiuti di
Andria e Trani, anche alla luce dell’ordinanza del 5 settembre 2014 adottata
dal Presidente Vendola.
“Se tutto questo è la conseguenza di una Legge (peraltro
abbondantemente disattesa) – dichiarano portavoce e attivisti M5S della
Puglia – forse sarebbe il caso di fare un passo indietro e ritornare a
dare dignità e sovranità ai singoli Comuni, evitando quei
regimi di proroga perennemente perpetrati negli ultimi anni”. Ma
quella inviata dai 5 Stelle non è solo una semplice riflessione, bensì una
richiesta, assolutamente non trascurabile, di azione urgente su tutti i fronti
segnalati.