TEMPA
ROSSA: LA FINTA OPPOSIZIONE DELLA REGIONE PUGLIA, LA MANCATA SERIETÀ DEL PD.
GLI STRANI SCHERZI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE PUGLIESE
Prima i pareri
favorevoli di Regione, Provincia e Comune sul progetto, poi le dichiarazioni
dei consiglieri regionali di PD e SEL che si dichiarano contrari al progetto.
Il M5S sottolinea le mancanze della Regione per l’attuazione della Legge sulla
Valutazione del Danno Sanitario e sulla Diossina
Il 27 ottobre 2011 il
Ministero dell’Ambiente ha rilasciato la VIA al progetto Tempa Rossa presso la
Raffineria di Taranto, ma nell’ambito del procedimento, la Regione Puglia non
fornisce il parere nei tempi stabiliti per legge. Tuttavia, seppur in ritardo e
dopo quasi un mese dalla scadenza dei termini previsti, con Deliberazione della
Giunta Regionale N. 2515 del 22 novembre 2011, la Regione Puglia esprime parere
favore al progetto Tempa Rossa. All’interno della delibera si possono leggere i
pareri favorevoli di Comune, espresso con nota acquisita al prot. n. 8218 del
25 agosto del 2011, e della Provincia di Taranto con nota acquisita al prot. n.
8300 del 30 agosto del 2011. Oggi i consiglieri regionali del PD e SEL, contrariamente
ai pareri rilasciati tre anni fa dagli enti in cui erano e sono al governo,
rilasciano dichiarazioni di contrarietà al progetto.
“C’è da rimanere
allibiti dinanzi a tanta ipocrisia – dichiara il deputato pugliese Diego
De Lorenzis (M5S), primo firmatario di due interrogazioni parlamentari sul
progetto Tempa Rossa – La Regione Puglia, il Comune e la Provincia di
Taranto hanno espresso pareri favorevoli e oggi il PD e il SEL, che governano
la regione, si esprimono in maniera contraria al progetto. Delle due l’una: o
durante il procedimento dormivano oppure erano e sono tuttora favorevoli al
progetto Tempa Rossa e, in vista della campagna elettorale del prossimo anno,
si lanciano in dichiarazioni di contrarietà. C’è da rabbrividire, visto che nel
tardivo parere della Regione si legge che la Giunta abbia espresso, a voti
unanimi, il parere favorevole al progetto Tempa Rossa. L’allora assessore
regionale al Bilancio, l’onorevole Michele Pelillo non ha nulla da commentare
sul progetto Tempa Rossa? Anche lui è ancora favorevole?”.
È utile ricordare che in
fase del procedimento, il CTR-VIA aveva indicato l’opportunità che il gestore
presenti all’Arpa Puglia e all’ASL competente una valutazione di incidenza
sanitaria (VIS) quale monitoraggio attuativo e completo dell’andamento
sanitario connesso con l’esercizio delle attività di stabilimento al fine di
tutelare la pubblica salute sotto l’aspetto di una conoscenza più approfondita,
ma tale indicazione è giunta fuori tempo massimo a causa della tardiva emanazione
della delibera di giunta regionale in cui era ricompreso il parere del CTR-VIA.
“Ora, si vorrebbe
riaprire il procedimento VIA di competenza statale per inserire la Valutazione
del Danno Sanitario, normata dalla legge regionale n. 21 emanata dal 24 luglio
2012 – continua il parlamentare 5 Stelle – Una legge propaganda che non
ha avuto alcuna efficacia non solo per la Raffineria ENI, ma per molte altre
aziende impattanti sull’ambiente”.
I 5 Stelle si
riferiscono alla legge regionale del 24 luglio 2012, n. 21 “Norme a tutela
della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali
inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale”
che prevede che nelle aree di Brindisi e Taranto, già dichiarate “aree a
elevato rischio di crisi ambientale” e oggetto dei piani di risanamento
nonché nelle aree dichiarate Siti di interesse nazionale di bonifica nelle
quali sono insediate attività industriali soggette ad Autorizzazione integrata
ambientale (AIA), l’Agenzia regionale dei servizi sanitari (AReS), l’Agenzia
regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente della Puglia (ARPA
Puglia) e l’Azienda sanitaria locale (ASL) competente per territorio, sotto il
coordinamento di ARPA Puglia, devono congiuntamente redigere, con cadenza
almeno annuale, un rapporto di Valutazione del danno sanitario (VDS). Inoltre,
con un supplementare regolamento dichiarato “urgente” emanato il 3 ottobre
2012, n. 24 della Giunta regionale, sono fissati i criteri metodologici utili
per la redazione del rapporto di VDS. Il regolamento specifica che in sede di
prima applicazione della legge, il rapporto VDS deve essere predisposto entro
novanta giorni dalla data di approvazione del regolamento.
“Dal 3 ottobre del
2012 sono passati ormai due anni e si vorrebbe conoscere questo rapporto di
Valutazioni di Danno Sanitario che avrebbe dovuto coinvolgere almeno 11
stabilimenti nella provincia di Taranto, 11 stabilimenti nella provincia di
Brindisi e 4 stabilimenti nella zona di Manfredonia. A fronte di due anni di
esistenza della legge e del regolamento, si può sapere come stanno i cittadini
dei territori coinvolti? Hanno subito un danno dall’inquinamento oppure stanno
tutti bene? Non vorremmo mai che, come nel caso della legge regionale sulla
diossina tanto sbandierata, ma di inutile efficacia, si arrivasse ad un nulla
di fatto anche per la legge sulla VDS. A proposito di legge antidiossina del
lontano 2009 - concludono deputati e senatori pugliesi M5S – Vendola
e la giunta regionale ci possono dire se l’Ilva sta attuando il campionamento
delle diossine in continuo previsto per Legge? A fronte di tutto questo, si
dovrebbe prendere atto che il PD e il SEL tirano in mezzo leggi regionali, non
per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, ma con il solo scopo
della campagna elettorale”.