Il porto commerciale e le bonifiche sono le
priorità per Taranto
Vogliamo esprimere la
nostra solidarietà ai lavoratori che da ieri notte sono in presidio permanente
nel porto mercantile.
I lavori di dragaggio
al porto sono stati bloccati di nuovo per l'ennesimo ricorso al TAR di una
delle ditte partecipanti alla gara di appalto e l'Evergreen ha spostato
l'ultima linea di trasporto rimanente nel porto del Pireo in Grecia come del
resto aveva minacciato tempo fa. La verità è che sono stati stanziati milioni
di euro per effettuare i dragaggi e altri lavori per ampliare il porto
mercantile e aumentarne la profondità; grazie al completamento dei lavori
previsti ormai da anni le navi mercantili di grosso pescaggio e specialmente le
porta container potrebbero venire a Taranto; parliamo dell’ennesimo blocco di
un importante finanziamento pubblico per aprire il nostro porto al vero
traffico commerciale, mentre ora prevale nettamente quello industriale legato
all'ILVA o all’ENI. Nel frattempo sono andati avanti i lavori per la piastra
logistica ma non si sono risolti altri problemi legati alle infrastrutture di
collegamento.
La gestione del
traffico commerciale richiede professionalità di alto profilo oltre alle
maestranze già esistenti e peraltro in CIG da 28 mesi, a turnazione. Il nostro
porto ha una conformazione naturale ottimale per ospitare il traffico
commerciale ed è vicinissimo alla ferrovia, alle statali e all'autostrada.
Insomma come Peacelink e WWF Taranto riteniamo che i lavori di ampliamento del
porto, insieme a quelli per le bonifiche, siano prioritari per dare alternative
alla città e che richiedano molta più attenzione da parte dei decisori.
Ricordiamo a questo proposito che nel Protocollo d'intesa del 26 luglio 2012 tra
numerosi ministeri, Regione e enti locali che faceva riferimento alla questione
ILVA esplosa quell'estate, si ribadiva l'investimento già previsto per i lavori
di ampliamento del porto e che in questi due anni sono stati approvati ben sei
decreti legge sull'ILVA e nessuno sul porto o sulle bonifiche.
Non è detto che serva
un decreto per sbloccare i lavori del porto, ma a questo punto chiediamo azioni
concrete e risolutive a tutte le istituzioni per risolvere questa situazione di
stallo.
Fulvia Gravame
Responsabile del nodo di Taranto di Peacelink
Fabio Millarte
Presidente del WWF Taranto