COSI’ A TARANTO LE BONIFICHE NON VERRANNO MAI FATTE
"La proposta del commissario Ilva di Piero Gnudi e del
ministro Federica Guidi che in queste ore stanno facendo presso il ministero
dello sviluppo economico, ovvero quella di dividere l'Ilva in due societa' una
'bad company' e una 'new company' è una sentenza di condanna per Taranto”. Lo
dichiara il coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "I debiti,
il personale, il contenzioso ambientale e l'avvio delle bonifiche, secondo la
proposta Gnudi, sarà messo nella bad company mentre tutto il resto sarà
acquistato probabilmente dalla società indiana”.
“Non si era mai arrivati a un tale livello di arroganza e di
noncuranza per il futuro e per la vita dei tarantini compresi i lavoratori
del’Ilva - denuncia il leader ecologista -. La proposta che il governo si
accinge a fare porterà a non realizzare alcun risanamento ambientale, nessuna
bonifica ma solo a levarsi nel peggiore dei modi la patata bollente dell'Ilva
dalle mani”.
"Il dramma e', che a respirare i
veleni di Taranto, non sara' ne' il commissario Gnudi ne' il ministro Guidi ma
sara' chi ci vive: poco importa se a Taranto l'incidenza dei tumori è del +54%
e la mortalità infantile è del +21% rispetto alla media pugliese. Per Gnudi e
il ministro Guidi il problema ambientale di Taranto si risolve mettendo l'ilva
nella bad company: il che significa non fare le bonifiche, lasciare il disastro
ambientale a compromettere economia e salute. L’unica parola che si puo’ dire
è: 'Vergognatevi'. Il silenzio della politica che siede in Parlamento a partire
dagli ambientalisti del Pd è disarmante”.