Il 19 e il
20 Settembre 2014 si è tenuto, presso l’Hotel Delfino di Taranto, un evento
importantissimo per molte donne del territorio jonico, organizzato dal presidente
del Centro CREA, il Dott. Luigi Chiappetta. Il VII Meeting nazionale “Modern
Trends in andrologia e riproduzione assistita” aveva come tema: “Endometriosi e
ambiente, contraccezione infertilità.
Un
avvenimento unico nel suo genere perché finalmente si è fatto il punto della
situazione sul possibile legame esistente tra l’inquinamento ambientale e
l’insorgenza di gravi malattie come l’endometriosi.
Il Comitato
Taranto LIDER è stato chiamato a relazionare nella II sessione della giornata
del 19, nell’ambito del workshop informativo dal titolo “Ambiente”, aperto alla
cittadinanza, che ha messo a confronto le più recenti evidenze epidemiologiche
sul ruolo degli inquinanti ambientali nell’infertilità di coppia e
nell’endometriosi.
Il compito
del comitato è stato quello di dar voce alle donne affette da endometriosi, di
scoperchiare il vaso di Pandora! In un’esposizione intensa e sentita, i membri
del comitato hanno cercato di far comprendere alla platea, composta
prevalentemente da appartenenti alla classe medica, cosa vuol dire vivere tutta
la vita con questa terribile malattia: l’impatto psicologico della prima
diagnosi, il danno provocato dal ritardo della stessa, a volte anche di 9 – 10
anni, il dolore provato nel sapere che avere un figlio potrebbe rimanere solo
un sogno, la solitudine che queste donne provano quando, non adeguatamente
informate, si mettono alla ricerca di una cura che possa migliorare la loro
qualità di vita.
Una diagnosi precoce invece, potrebbe eliminare il rischio di infertilità,
oltre il calvario psicologico a cui si andrebbe incontro, che avrebbe
inevitabilmente anche profonde ripercussioni sulla vita relazionale, in ambito
familiare, sociale e lavorativo.
Il comitato Taranto LIDER ha ribadito la propria volontà di veder chiusa le
fonti inquinanti probabile causa di tanta sofferenza e ha relazionato sulle
attività susseguitesi negli ultimi tre anni: articoli di denuncia, tavoli
informativi, incontro – sostegno con psicologa, esposto alla Procura della
Repubblica, richiesta di una legge a tutela delle donne affette da endometriosi
e registro regionale della patologia.
L’intervento
si è concluso citando la Costituzione e ricordando che alle donne affette da
endometriosi non sono riconosciuti i diritti di tutte le altre donne:
attualmente non c’è tutela lavorativa, non c’è esenzione dal ticket, non c’è
possibilità di avere riconosciuta l’invalidità, se non per i casi più gravi.
Approfittiamo per ricordare che, grazie all’azione della consigliera Anna Rita
Lemma, la P.D.L. regionale 309/A “Disposizioni a tutela delle donne affette da
endometriosi”, ha concluso l’iter procedurale e restiamo in attesa di
un’approvazione ufficiale della legge.
Esortiamo,
quindi, la Regione a fare questo grande passo, a diventare la seconda regione
in Italia, dopo il Friuli Venezia Giulia, ad adottare una legge a favore delle
donne con endometriosi.
Un messaggio
va anche alla classe medica affinchè presti adeguata attenzione al profilo
psicologico di queste donne impreparate ad affrontare un tale dolore interiore.
Last but not least, per ultimo ma non per importanza ringraziamo il dott.
Chiappetta per aver organizzato un convegno dedicato alla classe medica,
aprendo però le porte alle dirette interessate, le donne del nostro territorio
e alle realtà associative come la nostra, impegnate per
l’informazione e la tutela dei loro diritti e di quelli della comunità della
quale sono il fulcro.