NELLO SBLOCCA-ITALIA VIA LIBERA A DEREGULATION IN EDILIZIA E CON LA
VOLONTA’ DI POTENZIARE LE TRIVELLAZIONI SI PROMUOVE UNA SCELTA ENERGETICA FOSSILE CHE
CONTRIBUISCE AD AUMENTARE EMISSIONI DI CO2
"Mi permetto di far notare al governo italiano che non si è
voltata alcuna pagina nella lotta al dissesto idrogeologico”. Lo dichiara il
coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli commentando le dichiarazioni di Erasmo D'Angelis,
coordinatore della struttura di missione del governo contro il dissesto
idrogeologico.
"Il governo italiano sta seguendo una politica, in
particolare con il decreto Sblocca-Italia, che si articola su due assi
assolutamente dannosi per l'ambiente e per il contrasto al dissesto idrogeologico
- spiega il leader ecologista -.
Primo: con il decreto Sblocca-Italia si dà il
via ad una deregulation nel settore dell'edilizia e del consumo del suolo che è
l'esatto opposto di quello di cui avremmo bisogno, considerato che in Italia si
cementificano ogni secondo 8 metri quadrati di territorio. Secondo: la volontà
di potenziare le trivellazioni per la ricerca di idrocarburi per una strategia
energetica che contribuirà ad aumentare le emissioni di CO2, gas clima
alterante, responsabile dei cambiamenti climatici in atto nel Pianeta”.
"L'Italia ha bisogno di fondi per mettere in sicurezza dal
rischio idrogeologico il territorio e, in questo senso, è apprezzabile lo
sforzo del governo, seppure con stanziamenti ancora insufficienti - prosegue -.
Ma la vera questione è far rispettare le leggi perché regioni e comuni
autorizzano edificazioni, lottizzazioni in deroga ai piani regolatori, ai
vincoli paesistici e addirittura idrogeologici, provocando l'alterazione del
reticolo idrografico e sono stati complici di un disastro di Stato che negli
ultimi 40 anni ha provocato più di 3500 vittime e oltre 80 miliardi di euro di
danni”.
"E' questo il vero problema: il non rispetto delle leggi
dello Stato e di quelle della natura - conclude Bonelli - Il dissesto idrogeologico
è un'emergenza nazionale dimenticata: quando piove si susseguono gli allarmi e
tante lacrime ipocrite mentre quando rispunta il sole i buoni propositi
ritornano nei cassetti fino al nubifragio successivo e, purtroppo, il disastro
nel Gargano provocato dal maltempo non sarà l’ultimo”.