Il
deputato Michele Pelillo ci ricasca. Abbiamo appena sentito nei tg
locali il suo discorso alla direzione regionale del PD in cui ha dichiarato che
la città di Taranto è impaurita dalle malattie, dal rischio di perdere posti di
lavoro e che è vittima di ambientalisti "catastrofisti" che ha
definito "sciacalli".
Temiamo
che l'on. Pelillo abbia usato tali parole dopo aver letto il comunicato di
PeaceLink in cui avevamo scritto:
L'8
giugno 2013 l'on. Michele Pelillo, deputato eletto, dichiarava: "Se l’AIA
non sarà rispettata o non sarà sufficiente, a quel punto, sarò il primo a
manifestare insieme agli ambientalisti per la chiusura dello stabilimento“.
Ma, come numerose altre promesse di rappresentanti delle istruzioni locali,
regionali e nazionali, anche questa promessa è rimasta disattesa: l'AIA non è
completata, la sicurezza non è garantita ma la produzione continua come se
tutto fosse a posto.
I
politici dovrebbero essere grati a chi ha scoperto la diossina negli alimenti,
a chi misura il livello degli IPA cancerogeni nell'atmosfera, a chi studia le
peculiarità della situazione ambientale di Taranto sotto il profilo
scientifico, medico e giuridico, a chi fa divulgazione e a chi pacificamente
protesta, sottraendo tempo al riposo e allo svago. Nel campo ambientale
l’associazionismo svolge spesso un ruolo di supplenza. Dopo i terribili
dati epidemiologici dello studio Sentieri 2013 e 2014, in cui vengono
confermati i nostri allarmi, le esternazioni di Pelillo lasciano allibiti.
Perché a Taranto l'allarme non è mai venuto dalle istituzioni e da chi le
governava. I decisori politici sono andati a rimorchio degli eventi e, se
costretti dalle circostanze, hanno agito con grande ritardo.
Oggi, proprio mentre l'onorevole Pelillo lanciava il suo "anatema",
è venuto giù il diluvio su Taranto, con l'effetto di far scendere di 17 volte gli IPA cancerogeni nell'aria. Sono infatti scesi da 22,7 nanongrammi a metro
cubo a 1,3. I nostri polmoni hanno respirato 17 volte meglio.
Sembrano
cose scontate, ma le nostre misurazioni degli IPA "sotto la pioggia"
hanno confermato che l'inquinamento a Taranto è ancora elevato e che viene
efficacemente abbattuto solo con l'intervento della pioggia o del vento, che
trasferiscono altrove queste sostanze cancerogene (magari nella falda o sui
cavolfiori o su Statte).
Oggi
l'on. Pelillo accetta che i nostri polmoni respirino più cancerogeni dopo
che avrà smesso di piovere? Questo è il punto.
Alleghiamo
le misurazioni di oggi degli IPA da noi effettuate con la stessa tecnologia
dell'Arpa.
Vogliamo
inoltre evidenziare che abbiamo appena consegnato al Comune, con la generosa e
fattiva collaborazione di altre associazioni, 208 lettere al Comune per
chiedere come cittadini una variante al piano regolatore per adeguarlo alla
Direttiva Seveso e scongiurare il progetto Tempa Rossa (vedere
protocollo allegato).
Infine
invieremo una lettera al Presidente del Parlamento Europeo per chiedere
una svolta per Taranto e per ridare speranza concreta ad una città martoriata.
Ne daremo domani dettagliata informazione.
Se
tutto questo lavoro di cittadinanza attiva è negativo, ci chiediamo cosa
sia positivo per l'on. Pelillo.
Per
PeaceLink
Alessandro
Marescotti - presidente
Fulvia
Gravame - responsabile nodo di Taranto
Concentrazione degli IPA prima e dopo la pioggia di oggi.
l'andamento temporale degli IPA nella mattinata e nel primo pomeriggio quando c'è stato il fitto scroscio d'acqua sulla città. Come si vede la riga rossa indica gli IPA durante la pioggia (abbattuti quasi a zero), mentre il grafico colorato in blu indica l'andamento degli IPA stamattina in assenza di pioggia (si notino i valori elevati; l'aria è considerabile "buona" sotto i 5 ng/m3).
La misurazione degli IPA è stata effettuata nello stesso luogo (via Dante zona Bestat) con vento in entrambi i casi da NW a 10 km/h.
il timbro del Comune che attesta la consegna oggi delle lettere su Tempa Rossa.