Blasi: “Solidarietà a Libera ma i Comuni
si impegnino con Cooperative di Comunità al riutilizzo dei beni confiscati”
“Esprimo piena solidarietà ai ragazzi della
Cooperativa “Terre di Puglia – Libera Terra” di Brindisi per l’incendio dei
campi di grano che con impegno e abnegazione hanno restituito ad un uso produttivo
e socialmente rilevante. Sappiano che non sono soli nella loro quotidiana lotta
per il recupero alla vita e all’economia di pezzi di patrimonio strappato alla
mafia.
Ma non posso che aggiungere, in questa occasione,
che in Puglia ancora troppi beni confiscati e assegnati alla disponibilità dei
Comuni non trovano un pronto e felice riutilizzo sociale. Molte proprietà
mafiose, terreni agricoli, immobili, attività economiche finiscono per degradarsi
per carenza progettuale o per lungaggini burocratiche, offrendo l’idea di uno
Stato che fallisce laddove la mafia invece era capace di generare reddito.
A questo proposito invito i sindaci pugliesi a
utilizzare la nuova Legge regionale sulle Cooperative di Comunità, approvata
dal Consiglio regionale a maggio scorso, per creare cooperative per il
riutilizzo dei beni confiscati alla mafia. Si individuino, si discutano e si
progettino con i cittadini le più adeguate attività di utilità sociale, capaci
di generare lavoro, a cui devono essere destinate le proprietà mafiose, ma sia
chiaro: nel processo di riutilizzo dei beni confiscati il primo a metterci la
faccia e l’impegno deve essere il Comune nel quale si trova il bene confiscato.
Gli amministratori comunali – dai più piccoli ai più grandi Comuni pugliesi - devono
essere protagonisti, perché lasciare inutilizzato o degradato un bene
confiscato alla mafia è un messaggio devastante. Le associazioni come Libera
fanno tanto e a loro deve andare tutto il nostro sostegno, ma su questo tema è
arrivato il momento che chi rappresenta le comunità nelle istituzioni scenda in
prima linea. A questo fine lo strumento progettuale della Cooperativa di
Comunità è il migliore possibile”.
Lecce 26 giugno 2014 Sergio
Blasi