"Affermare che la qualità dell'aria di Taranto sia tra le
migliori d'Italia equivale a insultare l'intelligenza di centinaia di
migliaia di tarantini". Lo affermano in una nota stampa congiunta il
segretario nazionale dell'Italia dei Valori, Ignazio Messina, e il
responsabile organizzativo del partito, il tarantino Luciano Pisanello.
"Ad un anno dalla nomina sarebbe stato opportuno che Ronchi rendesse
conto a istituzioni e città di questioni leggermente più rilevanti, quali i
pesanti ritardi sui lavori previsti dall'Aia grazie alla quale l'Ilva
continua a produrre o le coperture finanziarie con le quali si intende
risanare il territorio. Invece, chiudendo il cerchio di una gestione
commissariale fallimentare, Ronchi ha chiuso il suo mandato come Enrico Bondi
aveva inaugurato il suo (ricordate la storia dei tarantini che fumano
troppo?). Cosa ancor più grave, Ronchi chiude il suo mandato quantificando in
800 milioni le risorse necessarie per risanare Taranto,
trecentosessantacinque giorni fa erano oltre tre miliardi: che si tratti di
un maxi sconto ai papabili nuovi proprietari o di una revisione al ribasso
dei lavori previsti, ciò è intollerabile. È intollerabile che una città
avvelenata viva nel senso di abbandono, senza poter contare sulla credibilità
e sulla trasparenza di chi è stato chiamato a sanare il problema
inquinamento. Taranto e le istituzioni meritano un commissario all'ambiente
che si occupi di risanamento reale, notiziando giornalmente su lavori in
corso e qualità di aria, mare e terra, attraverso dati credibili, cantieri
reali, risorse tangibili. Il capoluogo jonico godrà di una buona qualità
ambientale solo quando chi dovrebbe occuparsene smetterà di spararla grossa
provando a capire come, ad esempio, i bambini del quartiere Tamburi potranno
tornare a giocare in aiuole bonificate, come i loro coetanei di tutta
Italia"
Taranto, 20 giugno 2014
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