SALUTE:
ALLERTA ESCHERICHIA COLI IN POMODORINI CILIEGINA DAL
MAROCCO
Nonostante l’allarme
internazionale, il Ministero della Salute non informa dei pericoli i cittadini
italiani. Il M5S presenta una interrogazione parlamentare per vagliare anche le
possibili difese sanitarie alla libertà concessa dall’accordo comunitario per i
prodotti marocchini
L’allarme è giunto pochi giorni fa direttamente dalla Repubblica
Ceca. Attraverso il Sistema di Allerta Rapido Europeo, il Paese mitteleuropeo
ha notificato il ritrovamento in un lotto di pomodorini ciliegina, provenienti
dal Marocco ed importati dalla Francia, di tossine prodotte da Escherichia
coli. Una tossinfezione alimentare su cui i transalpini avevano già avvertito i
mercati dove sono stati distribuiti i pomodorini, ovvero Germania, Slovacchia,
Romania, Regno Unito ed Italia. Una allerta che ricorda gli avvenimenti del
2011 quando dei germogli crudi di soia contaminati da ceppi di Escherichia
coli, pericolosi per la vita umana, furono riscontrati in maniera prevalente in
Germania e Francia, provocando anche alcuni decessi.
“Un serio pericolo per tutti i consumatori italiani, da non
sottovalutare assolutamente – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate
(M5S), componente della Commissione Agricoltura alla Camera – ma dal
Ministero della Salute non è giunta, sinora, alcuna informazione volta a
rendere edotti i cittadini sulle eventuali precauzioni da adottare nel consumo
di pomodorini ciliegina. La recente sottoscrizione dell’accordo tra Unione
europea e Marocco ha, peraltro, di fatto liberalizzato lo scambio commerciale
di molti prodotti agricoli e ciò – continua L’Abbate – oltre a
compromettere il mercato nazionale di tali produzioni potrebbe, se tali
prodotti non fossero sottoposti a stringenti controlli igienico-sanitari,
pregiudicarne la qualità. E chi ci rimette, alla fine, sono sempre i cittadini
consumatori”.
Per questo i deputati 5 Stelle della Commissione Agricoltura hanno
presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro Lorenzin
(Salute) ed al collega Martina (Agricoltura) per chiedere come intendano
garantire un’adeguata e tempestiva informazione ai consumatori italiani, quali
azioni mettere in pratica per evitare l’ingresso o individuare i lotti già in
circolazione dei pomodorini ciliegina provenienti dal Marocco e su cui è
partito l’allarme, così da tutelare la salute degli italiani. Nonché quale sia
la tipologia di controlli igienico-sanitari applicata ai prodotti alimentari ed
agricoli provenienti dai Paesi extracomunitari, in particolare quelli che
giungono sul mercato nazionale dal Regno del Marocco, visto l’accordo siglato
dall’UE che rende più facile l’ingresso dei prodotti agricoli magrebini in
Italia.