'DUM ROMAE CONSULITUR, TARENTUM EXPUGNATUR':
Taranto espugnata dalla diossina.
Oggi più che mai in Italia necessaria una ‘Norimberga' per crimini ambientali.
"I dati resi pubblici oggi dal fondo Antidiossina sulla
presenza della diossina nel latte materno sono drammatici. Si parla di +1500%
di diossine nel latte delle mamme che devono allattare i propri figli: e' la
conferma che Taranto e' una citta' condannata ai veleni nella voluta
indifferenza di chi dovrebbe tutelare la salute e invece di costruire
un'alternativa a questa economia della morte, come accaduto a Bilbao o nel
bacino della Ruhr, continua a negare le ragioni di un diritto alla vita e al
futuro della popolazione tarantina”.
Lo dichiara Angelo Bonelli coportavoce
nazionale dei Verdi che aggiunge: "'Dum Romae consulitur, Tarentum
expugnatur', mentre a Roma si discute Taranto viene espugnata, ma viene
espugnata dalle diossine”.
"È doloroso vedere che ieri, alla riunione per salvare l'Ilva
che si è svolta a Roma, partecipasse Pietro Nardi, condannato a 8 anni e 6 mesi
di reclusione per morti di amianto provocate nel polo siderurgico di Taranto.
Quello che si sta delineando dal punto di vista societario per salvare Ilva e'
un qualcosa di vergognoso”, continua Bonelli che conclude: "La
realizzazione di una new company dove far arrivare le risorse dei nuovi
investitori e una bad company legata alla vecchia Ilva dove lasciare debiti: un
modo per garantire gli investitori dalle conseguenze processuali e dalle
richieste di risarcimento danni che non finiranno sulle loro spalle e, quindi,
nessuno pagherà i danni causati ai tarantini.
Oggi più che mai è necessaria
una ‘Norimberga' per i crimini ambientali in Italia".