Sergio Blasi: “Pretendiamo una azione mirata di Puglia
promozione sul Salento. Non siamo (solo) terra di rifiuti, racket e divieti”.
Non è stato un anno facile per il Salento e in particolare
per il suo settore turistico. Le notizie dei veleni interrati nel Capo di
Leuca, l’allarme del racket delle estorsioni sulle coste, ora i divieti di
balneazione. Tutte notizie, in particolare quelle legate alla “chiusura” delle
coste salentine, che stanno condizionando in maniera negativa il flusso di
prenotazioni per la stagione estiva, come evidenziato dagli stessi operatori
turistici e dalle loro organizzazioni.
Nel caso dei divieti di balneazione in rete, poi, si trova
di tutto, iperboli ed esagerazioni comprese, che non fanno giustizia alla
verità. Come si auspicava da più parti, infatti i divieti stanno cadendo uno
dopo l’altro, rivelando, come evidenziato in una nota precedente, la loro
strumentalità alla sicurezza più dei pubblici ufficiali che dei bagnanti.
Ciò detto è giusto secondo me pretendere che Puglia
promozione, l’Agenzia regionale che dovrebbe occuparsi dell’immagine del
Salento nel mercato turistico, intervenga per supportare questo territorio. Se
è vero che non possiamo contrastare la pubblicità delle notizie, soprattutto
quando portano alla luce verità scomode, perché è il primo passo verso la
soluzione delle emergenze che svelano, è altrettanto vero che non possiamo
rischiare che il bello di questa terra venga nascosto.
Occorre una azione mirata di Puglia promozione che affianchi
la comunicazione degli operatori turistici del Salento. Che di fronte alla
ripercussione negativa delle notizie di cronaca non possono essere lasciati
soli. Come fatto per altri territori, ad esempio Taranto,
c’è bisogno di risollevare l’immagine del Salento che resta la perla della
Puglia, non ancora sufficientemente valorizzata in chiave di promozione
turistica.
Lecce, 22 maggio 2014 Sergio
Blasi