Blasi:
“Contro chi ha inquinato il Salento con i rifiuti interrati occorre la massima
severità”
Massima
severità contro i responsabili e i complici dell’interramento dei rifiuti nel
Salento. Lo chiedo con forza al ministro Galletti, ieri in visita a Torre
Guaceto. Egli ha auspicato una veloce approvazione del decreto legge sui reati
ambientali, che ne segnerà l’ingresso nel codice penale e che potrà aprire le
porte del carcere a chi inquina. Io mi unisco a questo auspicio.
Perché l’esigenza
di massima severità nei confronti dei killer dell’ambiente la sentiamo
soprattutto in Puglia. Mentre la nostra regione viene indicata dai media
internazionali come una località da visitare prima di diventare famosa, le
cronache mostrano le ruspe al lavoro per dissotterrare nel Capo di Leuca le
tonnellate di rifiuti interrate negli anni passati. Chi si è reso responsabile
di questi scempi è colpevole di aver attentato alla speranza dei giovani di
poter lavorare nella loro terra e alla speranza del Salento di poter costruire
una economia sostenibile grazie al turismo, alla cultura, all’agricoltura.
Oggi chi
scrive Salento su Google trova non solo mare e vacanze ma
anche, tra i primi risultati, le notizie sui veleni nei sottosuoli. Quindi
anche la strada appena intrapresa di questo sviluppo viene messa in pericolo
dai crimini del passato, frutto di uno sviluppo industriale che in tema di
smaltimento dei rifiuti si è fatto beffe del territorio. E le indagini diranno
se all’ombra di quegli interramenti si possa ipotizzare un perverso rapporto
tra industria, politica e istituzioni.
19
maggio 2014
Sergio Blasi
Consigliere regionale Pd