Oggi a Taranto abbiamo assistito sgomenti e sbigottiti al
verificarsi di un nuovo imponente fenomeno di slopping che, come un triste
presagio, e' sembrato anticipare il ferale annuncio della morte di Emilio Riva.
Una gigantesca fumata marrone ha avvolto la fabbrica.
Eccone l'immagine eloquente:
http://www.peacelink.it/ecologia/a/40073.html
Chiediamo allo Spesal dell'Asl di Taranto quali siano le condizioni
di pericolo immediato per la salute umana a cui sono sottoposti gli operai che
vengono avvolti da tali fumi e chiediamo altresi' per quanto tempo dovra'
protrarsi tale inquinamento prima di pregiudicare ulteriormente le condizioni
di salute di chi inala abitualmente gli slopping.
La Asl fa prelievi su urina e sangue degli operai per
verificare quanto tali condizioni di lavoro intacchino la salute?
E' prerogativa degli organi di controllo sanitario fare
questi accertamenti al fine di verificare il livello di esposizione a sostanze
nocive per la salute, in particolare quelle neurotossiche, genotossiche e
cancerogene.
Inoltre ci chiediamo perche' non venga sospeso
l'esercizio di impianti gia' sotto sequestro e visibilmente "fuori
norma" che continuano a funzionare al di fuori delle prescrizioni
dell'autorizzazione Aia, come ha sottolineato la Commissione Europea
recentemente. Il verificarsi di tali eventi vistosi infatti non riguarda il
semplice malfunzionamento episodico e transitorio di tecnologie efficienti che
rispettano l'Aia, ma e' la visibile conseguenza di impianti i quali
strutturalmente non rispettano l'Aia, come gia' accertato dalle visite
ispettive dell'Ispra. Siamo in presenza pertanto della violazione della
direttiva europea 75/2010 la quale all'articolo 8 comma 2 prevede che
"laddove la violazione delle condizioni di autorizzazione presenti un
pericolo immediato per la salute umana o minacci di provocare ripercussioni
serie e immediate sull'ambiente e sino a che la conformita' non venga
rispristinata e' sospeso l'esercizio dell'installazione".
Lo sottolineiamo alle autorita' di governo prima ancora
che alla magistratura. E' bene infatti ricordare che la direttiva europea
75/2010 e' stata recepita dall'Italia ed e' in vigore dall'11 aprile 2014.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
www.peacelink.it