ESISTE RISCHIO CHE REGIONE NON POSSA COSTITUIRSI PARTE CIVILE IN
PROCESSO ILVA
"E'
necessario che il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola venga
commissariato per garantire che la Regione si costituisca parte civile nel
procedimento penale sull'inquinamento dell'Ilva che vede fra le richieste di
rinvio a giudizio anche il governatore pugliese". E' questa la richiesta
contenuta in una lettera che lo scorso 17 aprile il leader dei Verdi angelo
Bonelli in qualità di consigliere comunale di Taranto ha inviato al Presidente
del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi per attivare le procedure previste
dall'articolo 120 della Costituzione.
"L'obiettivo
è quello di arrivare alla nomina di un commissario ad acta da parte del
governo, per evitare che nella costituzione di parte civile della regione
Puglia vengano sollevate eccezioni anche da parte dell'Ilva e dei Riva
imputati, a causa del conflitto tra la figura del presidente della regione
Puglia Nichi Vendola che nella sua qualità di rappresentare legale della
regione deve garantire la costituzione di parte civile e il provvedimento di
richiesta di rinvio a giudizio a cui è sottoposto sempre lo stesso Nichi
Vendola - spiega il leader ecologista. C'è un conflitto tra eventuale
danneggiato (regione Puglia) e l'eventuale "danneggiante" che il
governo deve risolvere a monte".
"Il
rischio e' che, a causa di questo conflitto fra danneggiato e eventuale
danneggiante, la regione Puglia possa non costituirsi parte civile in un
processo cosi' importante come quello relativo al disastro sanitario e
ambientale di Taranto. Sarebbe davvero grave se la Regione non potesse essere
parte attiva nel chiedere la condanna e il risarcimento dei danni, come del
resto è già accaduto nel processo sanità che vedeva coinvolto l'ex assessore
Tedesco, dove la regione chiese 5 milioni di euro di risarcimento".