Diffondo su richiesta della dott.ssa Antonia Battaglia.
------Messaggio originale------
Da: Antonia Battaglia
A: Alessandro Marescotti
Oggetto: Comunicato Stampa di Antonia Battaglia in risposta
a Michele Serra, Repubblica, 12 marzo 2014
Inviato: 12 mar 2014 10:17
Rispondo a Michele Serra e al suo pensiero su "L'Amaca
" di oggi.
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Ecco ciò che scrive Michele Serra:
" La Lista Tsipras pareva una decente idea per chi
crede che la sola alternativa all'Europa prigioniera della contabilità sia
un'Europa sociale e solidale. Non si era tenuto conto (almeno qui in Italia)
della inesausta litigiosità di quella nebulosa pulviscolare di partitini,
movimentini, associazioncine, pensatrici e pensatori single che compongono la
sedicente "area dell'alternativa". Una signora pugliese (portavoce di
un imprecisato numero di "associazioni pacifiste", si spera d'accordo
tra loro) si è molto adirata per la presenza in lista di altri pugliesi a lei
sgraditi, appartenenti a Sel. Con tutto il rispetto per la Puglia e per i suoi
trulli, la disputa non appare esattamente di respiro europeo."
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Ecco la mia risposta:
Caro Michele Serra, quella che lei banalizza come
"disputa" é una scelta etica che non avrei dovuto compiere io da
candidata ma che avrebbe dovuto compiere la Lista Tsipras.
Mi rendo conto che lei non conosce Taranto, da come scrive,
da come cataloga la questione e da come banalizza.
La Puglia, la informo, non è solo i trulli e le orecchiette
con le cime di rapa ma anche una città che, grazie ai colpi di mannaia dati da
tutti i partiti nel tempo, sta morendo.
La nebulosa pulviscolare in cui lei mette associazioni,
pensatrici e pensatori é la sola arma di resistenza che città distrutte dalla
politica- che lei difende-, hanno.
Noi siamo già in Europa, ci siamo andati da soli
auto-organizzandoci tramite le associazioni.
Le ricordo che, per andare in Europa, si deve pur passare da
Roma perché la Lista parte dall'Italia e deve portare in Europa la politica
italiana.
Antonia Battaglia
12 Marzo 2014
www.peacelink.it