Sabato 8 Marzo 2014, dalle 10,30 alle 13,00, presso p.zza
Maria Immacolata a Taranto, approfittiamo della celebrazione della Festa della
Donna, per riflettere e informare su una patologia molto diffusa nel nostro
territorio: l’ENDOMETRIOSI.
Nell’ambito della decima Settimana Europea della
Consapevolezza sull’Endometriosi, il Comitato “Taranto LIDER” terrà un tavolo
informativo sulla patologia distribuendo il materiale concesso
dall’associazione nazionale A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi) e
informando, appunto, sugli ultimi sviluppi che riguardano la patologia e il suo
riconoscimento a livello regionale.
Ricapitoliamo gli ultimi eventi.
Lunedì 4 Novembre 2013 il Comitato “Taranto LIDER”, presenta
ufficiale richiesta al Presidente Vendola, all’Assessore alla Sanità, alla
Giunta e al Consiglio regionale pugliese chiedendo, anche alla luce
dell’elevato rischio ambientale e sanitario esistente in diverse zone della
Regione Puglia, Taranto e Brindisi in primis, che fosse al più presto adottata
una legge che introducesse il Registro regionale dell’endometriosi ed una
tutela concreta delle donne affette da endometriosi. Per sostenere la richiesta
ufficiale, il Comitato lancia una petizione on-line che, a tutt’oggi, ha
raggiunto le 1683 adesioni, nonostante la divulgazione solo tramite social
network.
A tal fine, i membri del Comitato presentano delle specifiche
richieste che si possono sintetizzare in otto punti principali, ritenendo che
gli stessi debbano essere imprescindibili perché la legge possa tutelare
fattivamente le donne affette da endometriosi:
- Il riconoscimento dell’endometriosi come malattia
cronica e invalidante.
- La definizione di un protocollo diagnostico-operativo, linee guida
utili alla gestione in buona pratica medica dell’endometriosi,
l’individuazione di azioni finalizzate alla diagnosi precoce e
all’ottenimento di trattamenti medico-sanitari più efficaci, formazione
specifica dei medici.
- La previsione di un sostegno psicologico gratuito
specialistico.
- L’istituzione di un “Ambulatorio del dolore pelvico”,
struttura
pubblica specializzata nella cura e nella prevenzione dell’endometriosi.
- Tutela
lavorativa (permessi per la malattia).
- La
promozione di campagne informative di educazione sanitaria nelle scuole e
tra la popolazione
- L’esenzione
dalla partecipazione al costo dei farmaci, delle prestazioni di
diagnostica, ambulatoriali e delle prestazioni specialistiche.
- L’istituzione
del Registro regionale.
La
richiesta viene accolta dalla consigliera regionale Anna Rita Lemma, la quale
si è occupata, in stretta sinergia con il Comitato e con personalità del mondo
scientifico e delle Istituzioni, di stilare, firmare e depositare la proposta
di legge regionale in data 27 Gennaio 2014 avente come oggetto “Disposizioni
per la tutela delle donne affette da endometriosi”.
Gli
articoli sono 7 e puntano fondamentalmente a :
- favorire
l’informazione capillare e la sensibilizzazione della comunità pugliese su
i temi legati alla patologia come la necessità di garantire un minimo di
prestazioni sanitarie gratuite.
- Istituire
un osservatorio regionale con il compito di raccogliere dati e statistiche
così da promuovere un’azione monitorata e pianificata sul piano della
prevenzione , della diagnosi precoce e della cura;
- Istituire
quindi un registro regionale dell’endometriosi ;
- Valorizzare
il rapporto collaborativo con le Associazioni di Volontariato che operano
nel campo della informazione e sensibilizzazione sulla patologia
sull’intero territorio regionale;
- Programmare
campagne di informazione anche e soprattutto nelle e con le scuole;
- Istituire
la “ Giornata regionale per la lotta all’endometriosi”
A tal
proposito, vogliamo ricordare che, oltre alla Legge 18/2012 approvata in Friuli
Venezia Giulia, ci sono PDL non ancora approvate depositate in altre regioni
per l’istituzione di Registri regionali dell’endometriosi: in Emilia Romagna il
29/11/2010; nel Lazio l’11/01/2011; in Campania il 20/06/2011; nelle Marche il
31/10/2011. L’approvazione di tali PDL renderebbe la norma nazionale.
Intanto,
mentre il Ministro alla Salute Lorenzin, invece di firmare il decreto attuativo
che riconoscerebbe l’invalidità civile alle donne affette da endometriosi
(patologia già inserita nelle nuove tabelle INPS ad ottobre del 2012, con Atto
del Governo n. 507), si limita attraverso un comunicato stampa, datato 6
Dicembre 2013, ad esprimere vicinanza, come donna e come ministro, e ad auspicare
che in tutte le Regioni i realizzino appositi percorsi che consentano, sul
piano clinico, una diagnosi precoce e corretta ed una terapia efficace di
questa patologia, il 10 Febbraio, alla Camera, viene accolto, come
raccomandazione, l'ordine del giorno dei parlamentari Zolezzi e Colonnese, in
cui il Governo si impegna ad avviare screening medici sulla popolazione delle
aree SIN (compresa Taranto ovviamente), inserendo tra le patologie da
monitorare l'endometriosi. Nel testo originale leggiamo: “La Camera, premesso
che: (…) le popolazioni che vivono in prossimità dei siti di interesse
nazionale sono state esposte a molteplici inquinanti, fra questi alcuni hanno
l’azione di interferenti endocrini (diossine e IPA in particolare); tali
sostanze sono correlate allo sviluppo di gravi patologie del sistema endocrino
(oltre che a incremento della mortalità oncologica); è stato riscontrato
l’incremento dell’endometriosi, patologia invalidante e talvolta correlata a
riduzione della fertilità nella donna, impegna il Governo a valutare
l’opportunità di avviare screening medici sulla popolazione coinvolta,
inserendo tra le problematiche oggetto del monitoraggio le patologie
ginecologiche e, in particolare, l’endometriosi, con la creazione di un
registro specifico per quelle aree.”
La
svolta avviene il 20 Febbraio 2014.
La conferenza Stato Regioni approva le linee progettuali per
la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo
nazionale. Si tratta del via libera all'intesa sulla nuova proposta del
ministero della Salute di deliberazione del Cipe sul riparto tra le Regioni
delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale per l'anno
2013, di quella sull'assegnazione alle Regioni delle risorse vincolate, ai
sensi dell'articolo 1, comma 34, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, alla
realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l'anno 2013,
delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi di carattere
prioritario e di rilievo nazionale per il 2013 e il riparto delle forme
premiali anni 2012 e 2013.
Nello specifico, al punto 12) della proposta approvata, leggiamo:
“Implementazione di percorsi diagnostico-assistenziali e
di supporto per migliorare la vita delle donne affette da malattie croniche
invalidanti della sfera uro-genitale ( endometriosi infiltrante, vulvodinia,
cistite interstiziale).
Quanto sopra premesso, le Regioni, ricercando
tra loro le possibili e utili sinergie, sono invitate a presentare progetti
finalizzati a:
·
Individuare
ed eventualmente potenziare Centri di Alta Specializzazione dedicati alla
diagnosi e alla presa in carico delle pazienti;
·
Formare
ed addestrare le professionalità a vario titolo coinvolte (MMG, personale
specialistico medico, psicologico e delle professioni sanitarie);
·
Realizzare
Campagne di comunicazione e informazione alle donne in età fertile;
·
Istituire
registri di patologia e osservatori a livello regionale.
Per
la realizzazione di questa linea progettuale si introduce un vincolo di 15
milioni di euro da ripartirsi secondo la tabella allegata al presente accordo
(Allegato B – tab.2).”
Dalla
Tabella 2 dell’Allegato B si evince che alla Regione Puglia sono stati
stanziati 1.096.939 euro.
Bene,
nel leggere questo testo ritroviamo esattamente le richieste presentate alla
Regione Puglia dal nostro Comitato in data 4 Novembre 2013 e non possiamo che
pretendere, alla luce degli ultimi eventi, che la legge richiesta a gran voce
da tutti noi, sia approvata al più presto e che l’ASL Taranto collabori e si
adoperi per l’istituzione di un ambulatorio specializzato al quale le donne
affette da endometriosi possano rivolgersi a titolo gratuito per la diagnosi,
la cura e la prevenzione delle recidive, un punto di riferimento professionalmente
valido.
Vogliamo
ricordare che il 13 Marzo ricorre la 1° Giornata Mondiale per l’Endometriosi
che si svolgerà in contemporanea in 53 capitali del mondo, compresa Roma. La
Giornata è ufficialmente riconosciuta da numerose Società Scientifiche Internazionali
tutte stimolate dall’American Medical Association (AMA) e dall’American College
of Obstetrics and Gynecology (ACOG) negli USA.
Mentre,
il 15 Marzo è stato organizzato un flah mob dall’Associazione nazionale A.P.E.
Onlus, con l’obiettivo di non disperdere l’attenzione che si creerà in
quei giorni intorno alla malattia.