Con
una interrogazione del deputato di origine ugentina, Marco Baldassarre (M5S),
la petizione popolare per porre fine ai 4 anni di proroghe dell’ex-Ato Lecce 2
sbarca in Parlamento
Una
emergenza che perdura da quasi un lustro e che non sembra avere via d’uscita.
Una soluzione che il deputato di origine salentina Marco Baldassarre (M5S)
chiede al neo Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti attraverso una
interrogazione parlamentare, cofirmata dai colleghi pugliesi Giuseppe
D’Ambrosio, Diego De Lorenzis, Giuseppe L’Abbate, Emanuele Scagliusi e
Francesco Cariello. La petizione popolare inviata al Presidente della Regione
Puglia, al prefetto di Lecce, al Presidente di Olga Lecce, ai dirigenti del
servizio ciclo rifiuti e bonifica della Regione, alla Provincia di Lecce, ai
comuni di Acquarica del Capo, Presicce ed Ugento giunge così all’attenzione del
Governo Renzi. Al Ministro Galletti viene chiesto di mettere in atto qualsiasi
iniziativa necessaria per impedire ulteriori proroghe alla situazione
emergenziale e per trovare soluzioni alternative che non contemplino il
conferimento nell’impianto di Ugento nonché a valutare la possibilità di
coordinarsi con i diversi enti per salvaguardare il territorio ugentino, come
richiesto nella petizione popolare.
“Dopo
4 anni, è oramai chiaro che le proroghe del commissario delegato all’emergenza
rifiuti non sono il miglior strumento per trovare soluzioni alternative che non
contemplino il conferimento dei rifiuti biostabilizzati nell’impianto di Ugento
– dichiara il deputato Marco Baldassarre (M5S) – Speriamo che puntare
i riflettori su questa spiacevole vicenda possa far finalmente riflettere le
autorità competenti sulla gravità della situazione ugentina. Nonché incentivare la ricerca di una soluzione condivisa con la
popolazione locale, al fine di tutelare la salute dei cittadini stessi”.