PUGLIA: PER L'INCENERITORE BIOSUD
VOGLIAMO CHIAREZZA
La cittadina M5S Daniela Donno avvia
un'iniziativa volta a comprendere quali rischi corrono i cittadini che vivono
nei pressi degli impianti di Biosud S.r.l., un inceneritore salentino di
rifiuti pericolosi
Da anni, in Salento, Biosud si occupa di trattamento di
rifiuti pericolosi. Il suo impianto, ogni giorno, incenerisce farmaci scaduti,
rifiuti cimiteriali, rifiuti pericolosi a rischio infettivo di origine
sanitaria. Ma a quale prezzo per la salute e la sicurezza ambientale?
se, sulla base della situazione e considerato il
dettato normativo del decreto legislativo n. 195 del 2005, non ritengano di
assumere, nell'ambito delle rispettive competenze e fatte salve le specifiche
attribuzioni regionali, le opportune iniziative di divulgazione
dell'informazione ambientale riguardante l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il
suolo, il territorio circostante l'impianto della Biosud;
se non intendano attivarsi con urgenza presso le
amministrazioni competenti affinché sia efficacemente tutelato lo stato della
salute e della sicurezza umana, le condizioni di vita, il paesaggio, i terreni,
i siti e gli edifici d'interesse circostanti l'area ove sorgono gli impianti
della Biosud;
se non ritengano adottare, nei limiti delle
proprie attribuzioni, un adeguato piano di monitoraggio e controllo della
situazione epidemiologica e ambientale dell'area circostante gli impianti della
Biosud;
se abbiano adottato o intendano adottare misure
di competenza che evitino la sistematica violazione delle vigenti norme in
materia ambientale, di incenerimento dei rifiuti e di tutela del territorio da
parte dei gestori di impianti di trattamento di rifiuti.
"E' necessario che vigenti norme in materia
ambientale, di incenerimento dei rifiuti e di tutela del territorio siano
scrupolosamente rispettate da parte degli impianti che si occupano di
smaltimenti di rifiuti, in particolare di rifiuti pericolosi" -
afferma la Senatrice M5S Daniela Donno.
"I cittadini che vivono tra le province di Lecce e
Brindisi, devono sapere ciò che accade nel loro territorio. Non è un caso la
presenza, in queste aree, di un preoccupante tasso di mortalità oncologica,
soprattutto polmonare. Quanto ancora si dovrà attendere per conoscere, con
chiarezza, i rischi a cui sono esposte le persone che vivono nelle zone
limitrofe agli impianti della Biosud S.r.l.?" - continua la senatrice
pentastellata.
"Per questa ragione, si è resa indispensabile, prima
di ogni cosa - come attivista e come cittadina eletta al Senato - la
formulazione di un'istanza di accesso agli atti indirizzata agli enti coinvolti
- quali ARPA PUGLIA, ARPA LECCE, ARPA BARI, alle ASL TERRITORIALI e agli
uffici regionali e comunali competenti - volta ad ottenere, nero su bianco, dei
dati intellegibili che ci mettano al corrente - in maniera trasparente - dei
livelli di diossina e di agenti inquinanti sprigionati dagli impianti di Biosud"
- prosegue Daniela Donno.
"Non solo, a sostegno di questa iniziativa, abbiamo
redatto un'interrogazione parlamentare a risposta scritta (Atto n. 4-01684)
affinché vi sia un'effettiva divulgazione dell'informazione ambientale
riguardante l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio circostante
l'impianto della Biosud S.r.l.. Il Governo non può rimanere impassibile di
fronte alla sistematica violazione delle vigenti norme in materia ambientale" - conclude la Senatrice M5S.