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SALENTO: L’INCENERITORE BIOSUD SOTTO LA LENTE DEI MINISTERI
domenica 16 febbraio 2014

da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate




PUGLIA: PER L'INCENERITORE BIOSUD VOGLIAMO CHIAREZZA

La cittadina M5S Daniela Donno avvia un'iniziativa volta a comprendere quali rischi corrono i cittadini che vivono nei pressi degli impianti di Biosud S.r.l., un inceneritore salentino di rifiuti pericolosi

 

Da anni, in Salento, Biosud si occupa di trattamento di rifiuti pericolosi. Il suo impianto, ogni giorno, incenerisce farmaci scaduti, rifiuti cimiteriali, rifiuti pericolosi a rischio infettivo di origine sanitaria. Ma a quale prezzo per la salute e la sicurezza ambientale?

 

se, sulla base della situazione e considerato il dettato normativo del decreto legislativo n. 195 del 2005, non ritengano di assumere, nell'ambito delle rispettive competenze e fatte salve le specifiche attribuzioni regionali, le opportune iniziative di divulgazione dell'informazione ambientale riguardante l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio circostante l'impianto della Biosud;

se non intendano attivarsi con urgenza presso le amministrazioni competenti affinché sia efficacemente tutelato lo stato della salute e della sicurezza umana, le condizioni di vita, il paesaggio, i terreni, i siti e gli edifici d'interesse circostanti l'area ove sorgono gli impianti della Biosud;

se non ritengano adottare, nei limiti delle proprie attribuzioni, un adeguato piano di monitoraggio e controllo della situazione epidemiologica e ambientale dell'area circostante gli impianti della Biosud;

se abbiano adottato o intendano adottare misure di competenza che evitino la sistematica violazione delle vigenti norme in materia ambientale, di incenerimento dei rifiuti e di tutela del territorio da parte dei gestori di impianti di trattamento di rifiuti.

 

"E' necessario che  vigenti norme in materia ambientale, di incenerimento dei rifiuti e di tutela del territorio siano scrupolosamente rispettate da parte degli impianti che si occupano di smaltimenti di rifiuti, in particolare di rifiuti pericolosi" - afferma la Senatrice M5S Daniela Donno.

"I cittadini che vivono tra le province di Lecce e Brindisi, devono sapere ciò che accade nel loro territorio. Non è un caso la presenza, in queste aree, di un preoccupante tasso di mortalità oncologica, soprattutto polmonare. Quanto ancora si dovrà attendere per conoscere, con chiarezza, i rischi a cui sono esposte le persone che vivono nelle zone limitrofe agli impianti della Biosud S.r.l.?" - continua la senatrice pentastellata.

"Per questa ragione, si è resa indispensabile, prima di ogni cosa - come attivista e come cittadina eletta al Senato - la formulazione di un'istanza di accesso agli atti indirizzata agli enti coinvolti - quali ARPA PUGLIA, ARPA LECCE, ARPA BARI, alle ASL TERRITORIALI  e agli uffici regionali e comunali competenti - volta ad ottenere, nero su bianco, dei dati intellegibili che ci mettano al corrente - in maniera trasparente - dei livelli di diossina e di agenti inquinanti sprigionati dagli impianti di Biosud" - prosegue Daniela Donno.

"Non solo, a sostegno di questa iniziativa, abbiamo redatto un'interrogazione parlamentare a risposta scritta (Atto n. 4-01684) affinché vi sia un'effettiva divulgazione dell'informazione ambientale riguardante l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio circostante l'impianto della Biosud S.r.l.. Il Governo non può rimanere impassibile di fronte alla sistematica violazione delle vigenti norme in materia ambientale" - conclude la Senatrice M5S.

 


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