PUGLIA: 50 FAMIGLIE
SENZA ACQUA NEL SILENZIO DELLA GIUNTA VENDOLA
I parlamentari del MoVimento 5
Stelle chiedono alla Regione di risolvere la drammatica situazione in cui
vertono 50 famiglie degli edifici popolari di Manduria (Taranto)
È
incredibile che nonostante la crisi che mette a dura prova i cittadini, l’Acquedotto
Pugliese S.p.A. continui a tagliare l’acqua a cittadini a cui le
amministrazioni non garantiscono neanche il quantitativo minimo vitale per
evitare problemi di igiene. Questa volta è accaduto a 50 famiglie di Manduria
(Taranto), inquilini di edifici popolari gestiti dallo Iacp. E si tratta dell’ennesima
situazione che avviene presso case popolari pugliesi dove per motivi economici,
sociali ed anche a causa di una modalità di pagamento che non responsabilizza
il singolo utente, si creano situazioni di morosità che si traducono in una
privazione di diritti, quale appunto l’impossibilità all’accesso dell’acqua
potabile.
“La
regione si è dimenticata di questi cittadini che da settembre 2012 non possono
usufruire di un servizio di interesse generale, l’acqua, di proprietà della
Regione ma gestito da una Società per Azioni – dichiarano i deputati ed
i senatori pugliesi del MoVimento 5 Stelle – L’auspicio è che AqP e la
Regione, insieme al Comune ed ai cittadini, possano concordare delle modalità
agevolate per il pagamento del debito e che queste non siano così gravose come
gli intendimenti già avanzati da AqP, nel pieno disinteresse della Giunta
Vendola. Ma ancor più importante – concludono i parlamentari M5S – è
che si garantisca da subito il diritto al minimo vitale di acqua potabile per
tutte le famiglie coinvolte per evitare gli ovvi problemi legati all’igiene
pubblica. Ma anche per ristabilire un diritto qual è quello dell’acqua. Si
tratta di una questione di civiltà”.