AGRICOLTURA:
LA PAC ENTRA NEL VIVO E PER IL M5S È IL MOMENTO DI
SOSTENERE I VERI AGRICOLTORI
Per
il deputato pugliese L’Abbate è necessario massimizzare l’impatto delle risorse
disponibili per rendere competitive le nostre aziende alla luce dell’accordo
UE-USA. A breve sul tavolo del Governo le proposte M5S
La politica agricola comune (PAC),
che costituisce la maggiore voce di spesa dell’Unione europea, sta entrando nel
vivo con l’approvazione, avvenuta lo scorso dicembre, dei regolamenti
comunitari per i prossimi 7 anni.
“Stiamo
lavorando da tempo – dichiara Giuseppe L’Abbate, membro M5S della Commissione
Agricoltura – anche attraverso l’elaborazione dei dati forniti da AGEA,
per mettere a punto una serie di proposte che riguardano aspetti di cruciale
importanza come la definizione di agricoltore attivo e la scelta delle
produzioni da ammettere agli aiuti accoppiati. In questo lavoro – continua
il deputato pugliese – abbiamo coinvolto professionalità del mondo
accademico, associazioni professionali, e agricoltori. A breve le nostre
proposte saranno presentate formalmente al Governo”.
Per
il MoVimento 5 Stelle è indispensabile massimizzare l’impatto delle risorse
disponibili, per sostenere i ‘veri’ agricoltori così da evitare di concedere
sostegni a soggetti che solo occasionalmente o marginalmente svolgono attività
agricola. “Non intendiamo certo trascurare il prezioso apporto dei tanti
agricoltori che con il loro lavoro, anche part-time, contribuiscono alla
conservazione e alla vitalità delle zone rurali – precisa Giuseppe
L’Abbate – ma non possiamo prescindere dalla necessità di considerare la
realtà per quella che è: il nostro sistema agricolo, caratterizzato dalla
presenza di numerose aziende di piccole e piccolissime dimensioni, è destinato
a scontare un crescente svantaggio competitivo nei confronti dei grandi
produttori mondiali di commodities agricole”.
“Molto probabilmente – conclude
il deputato pugliese M5S – il Presidente Obama sarà in Italia, a marzo, per
discutere dell’accordo di libero scambio UE-USA che, in assenza di opportune
salvaguardie per il comparto agricolo come già da noi denunciato in
un’interpellanza parlamentare, metterà a rischio chiusura molte piccole aziende.
Il rischio alle porte è quello che siano schiacciate da una impari competizione
con i grandi farmers statunitensi, senza considerare l’elevatissima possibilità
di una massiccia introduzione in Europa di OGM, su cui esprimiamo la nostra
totale contrarietà”.