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ILVA: BONELLI (VERDI), PER ILVA SI PREFIGURA UNA SOLUZIONE TIPO ALITALIA?
lunedì 13 gennaio 2014

da Ufficio Stampa Verdi




 

SPERO DI ESSERE SMENTITO MA PENSO SOLDI PUBBLICI DI C.D.P. NELL'AUMENTO DI CAPITALE

ANCHE IN QUESTO DECRETO SOLDI SEQUESTRATI AI RIVA NON VENGONO DESTINATI A BONIFICHE

CHI PAGHERA’ PER IL DISASTRO AMBIENTALE E SANITARIO PROVOCATO ALLA CITTA’?

 

"Spero di essere smentito ma ho l'impressione che dietro l'aumento di capitale deciso per l'Ilva si nasconda uno scenario tipo quello di Alitalia con l'ingresso di capitali pubblici, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, per far fronte alle misure previste dall'Autorizzazione integrata ambientale". Lo dichiara il Co-portavoce dei verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Uno scenario di questo tipo rappresenterebbe una doppia beffa per i tarantini e per tutti italiani: in primo luogo non si risolverebbe il dramma causato dall'inquinamento visto che non ci sarebbero le risorse per riparare il danno ambientale che i custodi giudiziari hanno quantificato in circa 8 miliardi di euro; in secondo luogo perché si scaricherebbero sui cittadini i costi dell’Aia (per la quale il commissario Bondidice che non ci sono soldi), nonostante i profitti fatti dall'azienda dei Riva in questi anni".

 

“Anche con questo decreto i soldi sequestrati ai Riva, che dovevano essere la garanzia per riparare ai danni dell’inquinamento, non vengono per nulla destinati alle bonifiche necessarie per riparare l'enorme danno ambientale prodotto da diossine e altri inquinanti nei terreni, nelle falde, nel mare di Taranto: chi pagherà per il disastro ambientale e sanitario procurato a Taranto e ai suoi cittadini? - conclude Bonelli -. La triste realtà è che a Taranto, anche con questo decreto, si continua a mettere la continuità produttiva dell'Ilva davanti davanti al dramma ambientale e sanitario e alle bonifiche ".

 

Roma, 13 gennaio 2014

 

--

UFFICIO STAMPA

 

FEDERAZIONE DEI VERDI

 





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