SPERO DI ESSERE SMENTITO
MA PENSO SOLDI PUBBLICI DI C.D.P. NELL'AUMENTO DI CAPITALE
ANCHE IN QUESTO DECRETO
SOLDI SEQUESTRATI AI RIVA NON VENGONO DESTINATI A BONIFICHE
CHI PAGHERA’ PER IL
DISASTRO AMBIENTALE E SANITARIO PROVOCATO ALLA CITTA’?
"Spero di essere
smentito ma ho l'impressione che dietro l'aumento di capitale deciso per l'Ilva
si nasconda uno scenario tipo quello di Alitalia con l'ingresso di capitali
pubblici, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, per far fronte alle misure
previste dall'Autorizzazione integrata ambientale". Lo dichiara il
Co-portavoce dei verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Uno scenario di
questo tipo rappresenterebbe una doppia beffa per i tarantini e per tutti
italiani: in primo luogo non si risolverebbe il dramma causato
dall'inquinamento visto che non ci sarebbero le risorse per riparare il danno
ambientale che i custodi giudiziari hanno quantificato in circa 8 miliardi di
euro; in secondo luogo perché si scaricherebbero sui cittadini i costi dell’Aia
(per la quale il commissario Bondidice che non ci sono soldi), nonostante i
profitti fatti dall'azienda dei Riva in questi anni".
“Anche con questo
decreto i soldi sequestrati ai Riva, che dovevano essere la garanzia per
riparare ai danni dell’inquinamento, non vengono per nulla destinati alle
bonifiche necessarie per riparare l'enorme danno ambientale prodotto da
diossine e altri inquinanti nei terreni, nelle falde, nel mare di Taranto: chi
pagherà per il disastro ambientale e sanitario procurato a Taranto e ai suoi
cittadini? - conclude Bonelli -. La triste realtà è che a Taranto, anche con
questo decreto, si continua a mettere la continuità produttiva dell'Ilva
davanti davanti al dramma ambientale e sanitario e alle bonifiche ".
Roma, 13 gennaio 2014
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UFFICIO STAMPA
FEDERAZIONE DEI VERDI