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RESTITUTION DAY 2: IL M5S CHIEDE A SACCOMANNI DI APRIRE IL CONTO CORRENTE
mercoledì 18 dicembre 2013

da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate




 

Presidio permanente sotto il Ministero dell’Economia per richiedere l’attuazione dell’emendamento al Decreto del Fare e dare 2,5 milioni di euro alle piccole e medie imprese. I parlamentari pugliesi M5S: “Cosa blocca il Governo?”

 

È iniziato questa mattina il presidio permanente dei deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle sotto il Ministero dell’Economia per portare a compimento il secondo “Restitution Day”. I parlamentari M5S chiedono ai Ministri Saccomanni e Zanonato di aprire subito il Fondo pubblico di Garanzia per le piccole e medie imprese, come previsto dal “Decreto del Fare” grazie ad un emendamento approvato in Senato su richiesta dei 5 Stelle. La somma della seconda restituzione è pari a 2.563.016,76 euro che deputati e senatori M5S vorrebbero dare alle PMI italiane e non esser costretti a conferire nuovamente nell’unico conto dello Stato italiano in grado di ricevere bonifici, ovvero il “Fondo per l’ammortamento del debito pubblico” dove, a luglio scorso depositarono circa 1,6 milioni di euro.

 

Il nostro contributo di oltre 2,5 milioni di euro tra stipendi e diarie in eccessodichiarano i deputati pugliesi M5S Francesco Cariello, Giuseppe L’Abbate, Giuseppe Brescia, Emanuele Scagliusi, Diego De Lorenzis, Giuseppe D’Ambrosio ed i senatori Barbara Lezzi, Daniela Donno, Maurizio Buccarella e Lello Ciampolillo è in grado di garantire 40 milioni di prestiti per le imprese grazie all’effetto leva. In attesa che il Governo esegua, come previsto dalla Costituzione, ciò che il Parlamento ha già legiferato, chiediamo ai cittadini di sostenerci in questa battaglia collegandosi al sito apricontopmi.it dove potranno trovare tutti gli strumenti per agire subito. Non comprendiamocontinuano i parlamentari pugliesi M5Scosa stiano aspettando i ministeri competenti. Lo abbiamo promesso ai cittadini durante la campagna elettorale. Abbiamo fatto in modo che il Governo prendesse un impegno concreto facendo approvare un nostro emendamento al “Decreto del Fare” che istituisse questo fondo. Adesso concludonomanca solamente che ci forniscano un IBAN ma, come al solito, l’esecutivo resta immobile. Come immobili restano i nostri colleghi parlamentari che ci auguriamo ci copino quanto prima, restituendo le cifre non spese. Quanto altro dovremo aspettare per dare sostegno concreto alle imprese italiane?”.

 

Nel primo pomeriggio, il capogruppo Federico D’Incà ed il vice Giuseppe Brescia sono stati ricevuti dal capo di gabinetto del Ministero dell’Economia dove hanno richiesto la firma di Saccomanni, al momento all’estero, sull’apertura del fondo per le piccole e medie imprese. I parlamentari continueranno nel presidio sino a firma avvenuta.

 




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