L'art. 7 del nuovo Decreto Ilva, in esame in Parlamento,
stabilisce che il Piano delle misure e delle attività
di tutela ambientale e sanitaria sia approvato con decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Ambiente,
entro quindici giorni dalla proposta e comunque entro il 28 febbraio 2014. Di
fatto, senza alcuna motivazione, i tempi di adozione del Piano vengono
posposti, rispetto alle indicazioni originarie, di oltre tre mesi. Ciò comporta
inevitabilmente un ulteriore slittamento
dell'adozione del Piano Industriale e quindi delle concrete
indicazioni temporali ed economiche di attuazione degli interventi necessari al
risanamento dello stabilimento.
E' un fatto grave: le continue proroghe stanno
determinando un crollo della fiducia dei tarantini verso le istituzioni e
alimentando l'angoscia di una città colpita nel suo diritto a coniugare salute,
ambiente e lavoro. La certezza dei tempi di attuazione degli
interventi previsti dall'AIA, unitamente al puntuale monitoraggio della qualità
dell'aria e delle altre matrici ambientali, ed alla verifica dell'efficacia
delle misure adottate, costituiscono una necessità assoluta.
Torniamo
infine a denunciare quella che non esitiamo a
definire una
drammatica beffa, ossia
il decreto interministeriale sulla Valutazione del Danno Sanitario (VDS).
Chiediamo
che si introducano
norme che modifichino quel decreto interministeriale facendo proprie le
indicazioni della legge adottata in materia dalla Regione Puglia
Comunicato
integrale su: http://www.legambientetaranto.it/index.php/industria/item/272-decreto-ilva-inaccettabile-l-ulteriore-allungamento-dei-tempi-per-l-adozione-del-piano-delle-misure-e-delle-attività-di-tutela-ambientale-e-sanitaria.html/
Legambiente Taranto