LA PRIORITA' E' LA SALUTE DEI TARANTINI.
LE BONIFICHE SONO POSSIBILI E NECESSARIE SENZA ILVA
"Siamo semplicemente stupiti dalle
parole del direttore dell'Arpa Puglia Assennato: per noi è incredibile che si
possa arrivare a sostenere che se l'Ilva chiude non si possono fare le
bonifiche". Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che
aggiunge: "In Europa e nel mondo (ad esempio Pittsburg) ci sono tanti
esempi di siti in cui le bonifiche si sono fatte mentre si avviavano
procedimenti di conversione da modelli industriali inquinanti ad altri puliti.
In Italia bisogna semplicemente eliminare la corruzione e il malaffare
che hanno provocato disastri ambientali e impedito le bonifiche".
"Intanto è bene ricordare che se
non ci fosse stato l'intervento della Procura non ci sarebbero stati interventi
a tutela della salute e dell'ambiente e che l'Aia del 2011 che consentiva
all'Ilva di fare quasi tutto, sottoscritta anche dalla Regione Puglia a cui
risponde l'Arpa diretta da Assennato, non sarebbe stata modificata - continua
il leader ecologista -. Per le bonifiche sono necessarie delle risorse? Bene,
il governo faccia un decreto che destina alle bonifiche i diversi miliardi di
euro sequestrati ai Riva".
"Infine ci preme ricordare al
professore Assennato che anche con l'Aia attuale i rischi sanitari legati
all'attività dell'area a caldo dell'Ilva, che non può essere
ambientalizzata, non verrebbero affatto eliminati ma, come si legge nella
Valutazione del danno sanitario della stessa Regione Puglia verrebbero solo
"dimezzati"- conclude Bonelli -. Cosa significa? Che invece di 30
morti all'anno se ne possono accettare 15? Per noi questo è totalmente
inaccettabile perché a Taranto bisogna chiudere i rubinetti dell'inquinamento
perché l'unica cosa che conta è la salute dei tarantini".
Roma, 22 novembre 2013
--
UFFICIO STAMPA
FEDERAZIONE DEI VERDI