La
Natura
“NON
CONDONA - La
Natura
“CONDANNA”
L’Amara sconfitta delle Leggi dello Stato in tema di
abusivismo edilizio ha registrato la Grande assenza
dello STATO che non è riuscito a farle osservare
per non parlare poi di Regioni, Province e Comuni
assolutamente LATITANTI… perchè del tutto assenti, in quanto inesistenti !!!
Magari
d'incanto si riuscisse a fare giustizia dei tanti scempi... magari si
riuscisse ad applicare in toto la Legge del Condono.
Ben
TRE Leggi in materia sono servite unicamente a far CASSA, dimostrando
ampiamente che i soldi risolvono i problemi...!
Tutti,
sì… a meno di quelli AMBIENTALI. Quelli rimangono e prima o poi, anche
se a distanza di anni, te la fanno pagare… ed a caro prezzo.
Perché non sono stati redatti i Piani di Recupero degli
insediamenti abusivi?
Quanti
e quali MOSTRI EDILIZI realizzati sugli scogli, nelle gravine,
nei greti di fiumi e torrenti… sono stati demoliti?
La
causa maggiore del persistere di tanti obbrobri, non è da addebitare alle
lungaggini burocratiche, bensì all’ inesistente volontà di eliminarli.
L’innegabile
PIETISMO di intere amministrazioni, hanno portato al consolidamento di indecenti
agglomerati che con la loro presenza minano la sicurezza delle comunità
insediate e non solo, perché a grande rischio idrogeologico stante la
delicatissima localizzazione in cui, a volte, sono stati realizzati e
consolidati.
Si
provi ad osservare la cartografia di determinati siti in argomento per
rendersi conto quanto gli stessi siano PERICOLOSI per quanto ad eventuali e
possibilissime INONDAZIONI che certo non risparmiano niente e NESSUNO.
Giustissima l’osservazione di Berlusconi:
SI È COSTRUITO DOVE NON SI DOVEVA.
Atteso
che oramai ne abbiamo contezza… e, lo sapevamo, perché intestardirsi
nell’impedire ed evitare le DEMOLIZIONI che appaiono ancora INDISPENSABILI.
Ed
invece, si continua a FINGERE, si tira a campare, finchè non giunge
improvvisa, ma NON INATTESA…l’ennesima CATASTROFE.
Non
è concepibile pensare che interi abitati siano stati edificati fuori dagli
schemi, come se non esistessero Leggi in materia.
Quante
pratiche di condono edilizio sono state evase?
Non
è possibile che nessuno sapesse che in determinati ambiti si stavano
concretizzando addirittura interi centri abitati... agglomerati abusivi che
ob torto collo sono e, resteranno a RISCHIO.
Chi
non ha partecipato all'orgia dell’abusivismo edilizio dell'ultimo trentennio,
avrà pure il diritto di pretendere il rispetto della legge... proprio perchè
la stessa non prevede che si facciano salve le costruzioni realizzate in aree
protette e/o soggette a vincolo di inedificabilità assoluta... ben lo sanno
le Amministrazioni tutte.
C’è
chi ricorda, spero, il pomeriggio del 08 settembre ‘03 un violentissimo
temporale (116 mm di colonna d’acqua) provocò lo straripamento di alcuni
fiumiciattoli, Lato e Tara ed il conseguente allagamento del territorio
compreso tra i Comuni di Palagiano, Chiatona e Lido Azzurro con smottamenti
ed inondazioni di minore entità registrati nelle campagne di Massafra,
Palagianello, Mottola e Castellaneta, provocando le interruzioni della S.S.
Appia Bari - Taranto, della S.S. 106 Taranto - Reggio Calabria nel tratto
appunto Lido Azzurro – Chiatona.
Ed
allora, di cosa ci lamentiamo, perché prendersela con l’inclemenza METEO,
quando i primi inclementi irresponsabili per abulia, ignavia, strafottenza,
menefreghismo, siamo proprio noialtri …o meglio coloro i quali ancora oggi
hanno l’incoscienza di invocare pietà avverso l’indispensabile abbattimento
di COSTRUZIONI pericolose (per chi le ha realizzate e per le comunità che devono
tollerarle);
perché piuttosto non sollecitare e velocizzare le demolizioni da anni
previste, perché pietire avverso Sindaci ed Amministrazioni, quando ben si ha
contezza che NON SI PUO’ CHIEDERE l’impossibile.
Occorre
considerare altresì che a fronte delle indispensabili DEMOLIZIONI di case
improbabili, è prevista per legge ai legittimi proprietari,
l’assegnazione di case realizzate nelle aree 167 (cooperative e/o popolari) e
di delocalizzare addirittura con incentivo di volumetria le costruzioni
abbattute, in zone consone dunque sicure.
La
tragedia di GENOVA ha ben dimostrato quanto nei fatti, anche a distanza di
anni
La
Natura…“NON CONDONA” - La
Natura…“CONDANNA”
Taranto
lì,
20.11.13
arch.
Nevio CONTE
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