LAMA SAN GIORGIO, DOPO LA SOSPENSIVA DEL
TAR, ATTENDE ANCORA RISPOSTA DAL GOVERNO
Il
deputato Emanuele Scagliusi (M5S) torna a ribadire in Aula le richieste
dell’interrogazione presentata lo scorso luglio. Intanto il TAR accoglie le
istanze dei cittadini e dei comitati
È
di questi giorni la notizia che il Tar Puglia, accogliendo il ricorso
presentato dal Comune di Rutigliano, ha emesso un’ordinanza di sospensione
della delibera di Giunta regionale del 28 maggio scorso. Per Lama San Giorgio decade,
dunque, l’attestazione di «compatibilità paesaggistica in deroga alle
prescrizioni di base con effetto di autorizzazione» ai lavori per il ripristino
della continuità idraulica in tutto il percorso della lama. Il collegio
giudicante ha ritenuto la decisione della Regione «affetta da illegittimità, in
quanto si sostanzia in una inaccettabile deroga generalizzata alle disposizione
vincolistiche dettate dal Piano paesaggistico». I Comuni interessati dalla lama
vanno da Gioia del Colle a Bari, passando per Sammichele, Casamassima,
Rutigliano, Noicattaro e Triggiano.
“Ci
avevamo visto giusto – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi
(M5S) che lo scorso luglio ha presentato una interrogazione sulla Lama San
Giorgio – per fortuna il TAR non ha avuto i tempi biblici del Governo ed
ha sospeso la scellerata delibera 999 del 28 maggio scorso. Lo spirito di
abnegazione dei cittadini e la nostra ferma volontà di tutelare l’ambiente
hanno avuto la meglio, per ora. Sappiamo benissimo che la questione è
tutt’altro che chiusa ma questa è una piccola vittoria che ci sprona ad andare
avanti più decisi che mai”.
Circa
4 mesi fa, infatti, il deputato del MoVimento 5 Stelle Emanuele Scagliusi ha
depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Ambiente, dal quale
attende ancora una risposta nonostante due solleciti avanzati in aula. “Ho
chiesto al Governo – continua il deputato 5 stelle - di attivarsi
al fine di chiedere, in via cautelare, la sospensione dei lavori di
realizzazione della condotta interrata di scarico delle acque provenienti dal
nuovo depuratore di Casamassima che potrebbe determinare anche condizioni di
rischio per l'assetto idrogeologico”.
Il
malcontento manifestato a più riprese dai cittadini, dalle associazioni e dai comitati
interessati dimostra quanto sia intollerabile la sordità del Presidente della
regione Puglia nonché Commissario Straordinario per l’Emergenza Ambientale in
Puglia, che ha disatteso tutti gli inviti dei cittadini dei comuni interessati
che auspicavano un confronto civile per trovare una soluzione condivisa. Di
contro, Vendola ha manifestato a più riprese la sua intenzione di far scorrere
nell’alveo di Lama San Giorgio i reflui dei depuratori di Sammichele, Casamassima,
Putignano e Gioia del Colle.
“È necessario – conclude
Scagliusi – convocare quanto prima un incontro tecnico tra la Regione
Puglia, il Commissario delegato per l'emergenza ambientale in Puglia,
l'Acquedotto pugliese e una delegazione dei comuni interessati al fine di
risolvere la questione in merito al trattamento delle acque reflue e di
trovare, tutti insieme, una soluzione che sia sostenibile ed allo stesso tempo
vantaggiosa per i cittadini”.