TERRA DEI FUOCHI: BONELLI (VERDI),
DENUNCIAMO L’ITALIA ALLA CORTE EUROPEA DIRITTI DELL’UOMO
INTRODURRE REATO PENALE DI ECOCIDIO
IN ITALIA 6 MILIONI DI PERSONE VIVONO IN AREE ALTAMENTE INQUINATE A RISCHIO
TUMORI
INCHIESTA DELL'ESPRESSO DRAMMATICA.
CHI SAPEVA DAL 2009 E NON HA FATTO NULLA DEVE DIMETTERSI SUBITO
"L'Inchiesta pubblicata oggi da
l'Espresso e che rende pubblico il rapporto americano Us Navy, costato 30
milioni di dollari, non solo e' drammatica ma evidenzia quello che da anni gli
ambientalisti, inascoltati, denunciano". Lo dichiara il presidente dei
Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Possibile che le istituzioni che hanno
ricevuto il rapporto dagli americani già dal 2009 a partire dal Ministero
attraverso l'Ispra e dalla Regione Campania non abbiano fatto nulla? Possibile
che preso atto di questa emergenza ambientale e sanitaria le istituzioni non
abbiano deciso di affrontarla? Chiediamo che i responsabili di questa inerzia
si dimettano immediatamente".
"Mentre gli Stati Uniti d'America spendono
30 milioni di dollari per tutelare la salute dei 3000 militari americani e
delle loro famiglie, in Campania non si riesce a far funzionare nemmeno il
registro tumori o a investire in controlli ambientali - continua il leader
ecologista -. Il fatto che i vari governi che si sono succeduti non abbiano
inserito l'emergenza ambientale tra le loro priorità è una vergogna e dimostra
che un pezzo d'Italia, quella martoriata dall'inquinamento, è stato abbandonato
a se stesso, basti pensare che governi e regioni che non sono in grado nemmeno
di realizzare registri dei tumori e indagine epidemiologiche che sarebbero
costati 1-2 milioni di euro".
"6 milioni di cittadini italiani
vivono in aree altamente inquinante censite dal ministero dell'ambiente e che
sono a rischio tumori e malattie - spiega l’ambientalista -. Vivono in ambiti
dove ci sono alte concentrazioni di benzoapirene, diossine, piombo, benzene,
metalli pesanti. Mi riferisco ad esempio a Taranto, Brindisi, Priolo, Gela,
Milazzo, Sarroch, Brescia, Crotone, la Terra dei fuochi e altre 50 località
sparse in tuttaItalia, dove non si possono coltivare le terre perché
contaminate, i formaggi non si possono produrre perché inquinati dalla
diossina.
"Tutto questo avviene
nell'incuranza dello Stato che non applica il principio chi inquina paga e che
non avvia bonifica le aree contaminate dai veleni. La situazione campana e non
solo merita l'attenzione dell'Europa che piu' di una volta ha sottoposto a
procedure d'infrazione l'Italia - conclude Bonelli -. Ma le procedure
d'infrazione non bastano piu': per questa ragione che come Verdi oggi
denunceremo l'Italia alla Corte europea dei diritti dell'uomo oltre
all'istituzione del reato penale di ecocidio".
Roma, 15 novembre 2013
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UFFICIO STAMPA
FEDERAZIONE DEI VERDI