SPIAGGE: BONELLI (VERDI), ANCHE DA
SENATORI PD EMENDAMENTI SU VENDITA
NEGLI ULTIMI 10 ANNI LO STATO HA
RINUNCIATO A INCASSI PER 5 MILIARDI DI EURO
"Anche alcuni senatori del Partito
Democratico, in particolare Granaiola, Fabbri, Marcucci, Vattuone, Favero,
Tomaselli, Albano, Caleo, Padua e la senatrice della Lega Bruni hanno
presentato emendamenti per la vendita delle spiagge identici a quello della
Pdl". Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge:
"Si trattano le spiagge degli italiani come un fatto privato e di
sostenibilità economica per le imprese che già hanno avuto quelle concessioni
demaniali in assenza di qualsiasi gara di evidenza pubblica trasformando le
spiagge italiane in una distesa di cemento. Chi ha sottoscritto le concessioni
demaniali sapeva perfettamente che la legge e il codice della navigazione
prevedeva (e prevede ancora oggi) che tutte le strutture che insistono sul
demanio appartengono alla stato".
"Quando fu Tremonti a proporre di
vendere le spiagge o di allungare la concessione intorno ai 50 anni la
sinistra, giustamente, si oppose con forza - continua il leader ecologista -.
Perché oggi alcuni senatori del Pd presentano emendamenti che ricordano quelli di
Tremonti? Invece di fare una seria riforma del demanio marittimo per restituire
le spiagge ai cittadini, riequilibrando il rapporto tra spiaggia in concessione
e spiaggia libera, si attacca un bene di tutti 'svendendo' le spiagge".
"Oltre alla svendita dei litorali
alla Legge di Stabilità sono stati presentati anche emendamenti che bloccano
l'applicazione dell'adeguamento dei canoni che risalgono al 2003 e alla legge
finanziaria del 2006 - conclude Bonelli -. Uno vero e proprio schiaffo ai
sacrifici degli italiani visto che lo Stato ha incassato nel 2012 dai canoni di
concessione del demanio marittimo 102 milioni di euro e ha rinunciato ad
incassare in questi ultimi 10 anni una cifra che si aggira sui 5 miliardi di
euro non applicando una sua stessa legge".
Roma, 12 novembre 2013
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UFFICIO STAMPA
FEDERAZIONE DEI VERDI