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ULIVI SALENTINI: L’UE PRONTA AD AGIRE MA LA VERA PARTITA SI GIOCA A ROMA
giovedì 31 ottobre 2013

da Valerio L'Abbate




ULIVI SALENTINI: L’UE PRONTA AD AGIRE MA LA VERA PARTITA SI GIOCA A ROMA

 

Se il commissario Tonio Borg rassicura il Ministro De Girolamo per l’attivazione del fondo emergenze, il deputato L’Abbate (M5S) presenta una risoluzione in commissione Agricoltura alla Camera per un corretto e funzionale utilizzo dei finanziamenti

 

Non si placa l’emergenza ulivi nel Salento. Una piaga che rischia di propagarsi nel resto della Puglia e non solo e che ha già visto il diretto interessamento del commissario europeo alla salute Tonio Borg, il quale ha accolto il grido d’allarme del Ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo. Il fondo di solidarietà comunitario per le emergenze fitosanitarie, previsto dal regolamento UE 1040 del 2002, verrà attivato e l’Unione Europea compirà ogni sforzo necessario per la salvaguardia degli uliveti pugliesi. Ma la vera partita si giocherà a Roma, dove un utilizzo non perfetto dei fondi potrebbe rallentare i tempi della possibile soluzione e dell’identificazione delle vere cause che hanno portato al disseccamento rapido delle piante, mettendo a rischio sopravvivenza circa 5mila ulivi. Cause sinora riscontrate, in parte, nel batterio Xylella fastidiosa, verosimilmente coinvolto nel quadro eziologico come compartecipe e non come agente primario, come sottolineato dalla stessa “Accademia dei Georgofili” di Firenze. Per questo il deputato pugliese del M5S Giuseppe L’Abbate ha presentato in Commissione Agricoltura una risoluzione per una proficua sinergia degli enti coinvolti alla ricerca delle possibili cause e soluzioni e per un utilizzo pregnante dei fondi a disposizione.

 

Risulta fondamentale predisporre tutte le misure necessarie a risolvere il complesso del disseccamento rapido degli ulivi salentinidichiara Giuseppe L’Abbate (M5S)Proprio per questo è necessario un sapiente utilizzo delle risorse economiche a disposizione. Sappiamo benissimo come vengono gestiti i fondi in Italia ed è giunta l’ora di dare una sterzata al solito andazzo. Gli agricoltori hanno bisogno di risposte efficienti, non di dispendio di denaro pubblico. È per questo che abbiamo depositato questa risoluzione in Commissione Agricoltura che impegna il Ministro De Girolamo a coinvolgere attivamente le istituzioni e gli enti di ricerca che sinora hanno intrapreso il percorso scientifico, in considerazione della proficua sinergia già messa in atto, per risolvere positivamente un fenomeno che continua L’Abbatedata la rilevanza del settore olivicolo locale, si configura come interesse collettivo e non soltanto dei produttori e conduttori di oliveti. L’emergenza non può concedere di non effettuare una ricerca scientifica concreta, funzionale e tesa alla ricerca delle vere soluzioni nonché delle reali cause che mettono a repentaglio un patrimonio di tutti: è un rischio che gli agricoltori, in primis, e i cittadini pugliesi non possono permettersi. Ovviamente qui parliamo di ulivi e non di olio: la produzione pugliese rimane ottima perché questa malattia colpisce le piante e non influisce minimamente sulle qualità dei frutti”.

 

Chiara, intanto la profilassi indicata dall’Osservatorio fitosanitario regionale, in collaborazione con gli enti di ricerca locali e nazionali, per tentare di eradicare la malattia degli ulivi.  È emersa la necessità di circoscrivere la zona interessata (pari a circa 8mila ettari) e di vietare la movimentazione di tutto il materiale vegetale vivo infetto dalle aree interessate, escluso le olive da tavola e quelle per l’estrazione dell’olio, posto che le acquisizioni scientifiche escludono una qualsivoglia correlazione tra la presenza della malattia nella pianta e la qualità del frutto. Tra le altre misure da adottare a breve: l’effettuazione di drastiche potature e la bruciatura in loco dei residui e il disseccamento in loco della parte legnosa tagliata prima di effettuare il trasporto del materiale al di fuori dell’area infetta. Per prevenire il fenomeno sulle piante sane, invece, sarà necessario adottare pratiche agronomiche di lavorazione del terreno per consentire il miglioramento dello stato vegetativo delle piante e per eliminare le erbe infestanti che possono fungere da serbatoio del batterio per gli insetti vettori.




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