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Vollero
chiamarla < TARANTO DUE > ( !...? )
Dimenticando
d’aver distrutto dapprima Taranto “vecchia”… rovinato poi Taranto “nuova” per
di più e soprattutto inebriati dall’idea di poter “girare moneta” di fare cassa
…insomma, s’inventarono il Mega progetto di un nuovo insediamento che avrebbero
chiamato “TARANTO 2” !
Fu così che a metà
degli anni ’80, venne avviata la realizzazione di un imponente intervento
residenziale, per sopperire, neanche a dirlo, all’atavica necessità divenuta
impellenza di nuovi alloggi.
Si guardò con
interesse ad una nuova tecnica costruttiva, la decantata tecnologia del
prefabbricato in acciaio, ACCIAIO che per certi versi ha segnato… per
determinate “inopinate scelte” l’impossibilità
di aprire la Città a “nuovi orizzonti”… ancora oggi offuscati dall’Arrogante
presenza di Industrie Pesanti che a prova di smentita sono la “rovina” di una
Città che merita ben altro.
Venne progettato
dunque un insediamento abitativo che prevedeva la realizzazione di alcune
centinaia di alloggi con l’utilizzo dell’innovativa tecnica costruttiva in
ACCIAIO appunto.
La geniale stravolgente
trovata era e non poteva che essere l’utilizzo di ciò che costituiva maggior
produzione dell’industria locale; quale migliore occasione per l’immagine della
Capitale dell’ACCIAIO, sede del Quarto centro Siderurgico in Europa.
Per un progetto
ambizioso almeno per come era stato prospettato alla Città, prevedeva
ovviamente una progettazione di “livello”, un coordinamento “di qualità”.
Ordini
professionali ed Associazione Industriali in visibilio, insomma tutto era
pronto per mostrare e dimostrare di essere abili anche nell’utilizzo civile del
nuovo “ORO” di Taranto… l’Acciaio.
Per l’occasione
furono realizzati lungo via Rapiddi, oggi via Lago di Pergusa, dei Prototipi
ovvero un esempio reale di quello che si doveva realizzare, del prodotto
finito: la casa con struttura in acciaio. Furono
realizzati e posizionati in bella mostra per la curiosità di passanti e
potenziali acquirenti un paio di prefabbricati (più che altro BARACCHE) che
avrebbero dovuto servire da PROTOTIPI per l’erigendo complesso edilizio
INNOVATIVO…
Di punto in
bianco… tipico e quasi logico per Taranto … qualcosa NON FUNZIONO’ !!!
Ci si rese
conto… questa la “scusa ufficiale” che la nostra , la maestranza locale, non era assolutamente pronta per
l’evento, ci si rese conto che non era possibile formare squadre specializzate
all’utilizzo del nuovo materiale, pertanto, dalla sera alla mattina, senza
tanti convenevoli e considerazioni, si decise di fare diversi passi indietro ed
in punta di piedi, nel silenzio assoluto, si tornò alla tecnica tradizionale al
“cemento armato”, piccola nota… di rilievo però… al quartiere Paolo VI non sono
pochi i “Fabbricati” realizzati con struttura “in acciaio”……. E dunque……?
A distanza di
oltre 20 anni ben poco conta… occorre prendere comunque atto della solita Furia
Francese, culminata nella scontata Ritirata Spagnola che tutt’ora ci
contraddistingue in non pochi settori e che purtroppo “ci marchia a fuoco”. La
curiosità dei potenziali acquirenti e dei passanti dell’epoca… è sempre “VIVA”
atteso che ancora oggi c’è chi si chiede, si tormenta sull’utilizzo ora come
allora dei PROTOTIPI che a bordo strada sono ancora in bella mostra.
Quale risposta
dare oggi ai cittadini, ma anche e soprattutto alla stesso PROTOTIPO che
poverino … solo abbandonato e dimenticato da tutti… ormai “pesce fuor d’acqua”
tra i palazzi a tecnica tradizionale che hanno scalzato la “SUA” di tecnica… a
distanza di anni sembra chiedersi < cosa ci faccio in detto luogo, a cosa
mai potrò servire>. Perché dunque non decidere della sorte di dette
strutture inopportune perché ormai fuori luogo, perché condannarli a far cosa…
“Bella mostra”, di cosa di quello che è stato un Fallimento annunciato? Oggi grazie alle continue e se volete estenuanti
“proteste” dei nostri comitati, spero ricorderete, si è ottenuto il
“Completamento” dei tantissimi scheletri lasciati in abbandono per oltre
quindici anni dalla “TARANTO 2” a sfigurare il volto del quartiere; allo stesso
modo e con la stessa insistenza oggi l’Osservatorio invita Dirigenti tecnici e
Politici e gli stessi responsabili dell’intero Complesso edilizio da tempo
realizzato con non poche sofferenze e sacrifici di tanti acquirenti lasciati in
balia di chi ne ha saputo approfittare a decidere del destino di quelle opere
inutili perché inutilizzati… ed allora, che fare del vecchio “PROTOTIPO” ?
Delle due, una…:
- Lo si utilizzi a fini “sociali”……
- o si restituisca “Terra alla TERRA” !!!
al di là di
tutto,a nulla valendo gli alloggi realizzati, Taranto permane in piena
emergenza abitativa atteso che non si può certo dire che la stessa sia
terminata in considerazione delle oramai miriadi di cartelli “FITTASI” che
quotidianamente spuntano come funghi, considerato i prezzi, non è certo la
manna che l’edilizia sociale attende e che puntualmente si vede sottrarre
dall’utilizzo scellerato che appunto degli alloggi “sociali” vien fatto.
il portavoce
Taranto, lì, 31.10.13