Al
Presidente del
Consiglio
regionale della Puglia
Onofrio
Introna
Oggetto: richiesta di convocazione urgente di un
Consiglio regionale monotematico sul gasdotto Tap
Gentile Presidente Introna,
con l’approvazione del Disegno di
Legge 884 da parte del Senato della Repubblica, avvenuta il 17 ottobre scorso,
la nostra Regione vede avvicinarsi, con crescente preoccupazione, la
possibilità concreta di diventare il punto di approdo del gasdotto Tap. E di
diventarlo suo malgrado, senza poter incidere sulle modalità con le quali il
nostro territorio verrà attraversato dall’infrastruttura.
Se infatti la realizzazione
dell’opera appare effettivamente importante per il nostro Paese nell’ottica
dell’aumento delle possibilità dell’approvvigionamento di fonti energetiche,
non possiamo certo assumere con leggerezza il fatto che il Comitato per la
Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Puglia abbia già espresso
parere negativo sul progetto presentato da Tap. L’approdo e il percorso onshore
del gasdotto interesserebbero soprattutto i comuni di Melendugno e Vernole, in
particolare l’approdo si verificherebbe all’altezza di San Foca, sulla costa
adriatica del Salento. Un territorio che negli ultimi anni è stato protagonista
di uno sviluppo turistico che ha già prodotto economia e posti di lavoro e che
presenta interessanti e ulteriori possibilità di sviluppo di una economia
legata al mare, all’ambiente, alla salute. Qui il gasdotto Tap dovrebbe
approdare nel bel mezzo di una spiaggia e inoltrarsi per 5 chilometri nell’entroterra
passando attraverso pinete e uliveti, sottraendo a questa economia una zona di
rispetto non trascurabile per estensione, fino a un impianto industriale
propedeutico allo smistamento del gas trasportato. Il territorio attraversato
dal tubo della Tap è un territorio che il governo di questa Regione, nel nuovo
Piano paesaggistico e territoriale, ha deciso di tutelare proprio in funzione
della sua valenza paesaggistica e, aggiungo io, economica, visto che con la
bellezza del paesaggio e del mare, a San Foca, i cittadini lavorano, e non solo
d’estate.
Come già evidenziato al momento
della bocciatura da parte della Commissione Via del progetto Tap dall’Assessore
all’Ambiente Lorenzo Nicastro, il nostro territorio è inoltre già
caratterizzato da opere dedicate alla produzione di energia la cui produzione
supera ampiamente il fabbisogno regionale. Ciò a costo di un impatto inquinante
di proporzioni ormai drammatiche, la cui riduzione è, io credo, uno dei
principali obiettivi da raggiungere per la politica regionale tutta. Allo stato
attuale, agli impianti esistenti Tap si aggiungerebbe, senza sostituire
attraverso il gas trasportato dall’Azerbaigian, nemmeno in parte, la produzione
di energia da fonti fossili.
Nel testo approvato dal Senato,
che passa ora all’esame della Camera dei Deputati, il nostro paese si impegna
letteralmente a facilitare l’attuazione dell’Accordo internazionale con Grecia
e Albania che ha come oggetto la Tap. Questo, io credo, non può esimere la
politica pugliese dal riconquistare un ruolo forte, determinante, in questa
vicenda. I territori che vengono attraversati da opere di interesse strategico
nazionale e transnazionale non possono subire il peso di decisioni prese senza
il loro coinvolgimento. I comuni salentini attraversati dal gasdotto Tap hanno
già espresso la loro contrarietà all’opera con delibere che non possono essere
considerate carta straccia. I cittadini dei comuni interessati hanno già dato
vita a manifestazioni di protesta che risultano sempre più partecipate.
Per questo Le chiedo la
convocazione di un Consiglio regionale monotematico sul progetto del gasdotto
Tap nel quale esprimere con chiarezza il punto di vista dell’istituzione da Lei
presieduta e discutere di iniziative politiche da intraprendere per ridurre, di
concerto con le popolazioni dei comuni interessati dal passaggio dell’opera e
con il consorzio Tap, l’impatto ambientale sul territorio pugliese e
approfondire l’opportunità che la Tap potrebbe offrire per la riduzione
dell’impatto inquinante di impianti già esistenti.
Con osservanza.
Bari, 22 ottobre 2013
Sergio Blasi
Consigliere regionale Partito Democratico