PER
L'ACQUA il FUTURO è NERO, SE NON E' a RIFIUTI ZERO
MA LA REGIONE PENSA
ALLA CONCORRENZA E DIMENTICA LA SALUTE.
Molti di noi hanno manifestato assieme ai cittadini di Mola,
Polignano e Conversano contro il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti
Urbani, mentre questo era in discussione presso il Consiglio regionale
Pugliese, che prevede, fra l’altro, la conferma della tristemente celebre
discarica in Contrada Martucci.
La popolazione denuncia l’utilizzo di tale discarica anche – oramai - per lo sversamento
di rifiuti tossici e nocivi per la salute pubblica.
Dal canto nostro, non possiamo che prendere atto
dell’ennesima inadeguata, contraddittoria e deludente decisione da parte
dell’amministrazione regionale che ignora la evidente volontà di oltre 13.000
di cittadini Pugliesi che in questi ultimi mesi hanno firmato per la proposta
di legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero” la quale prevede, fra l’altro,
il recupero e il riutilizzo dei materiali contenuti nei rifiuti.
Il piano, infatti, risulta basato sulla logica malata dello
spreco, insalubre, di quei preziosi materiali attraverso l’incenerimento e la
realizzazione di nuove discariche, Grottelline (tra Poggiorsini e Spinazzola) e
Corigliano (in provincia di Lecce), le cui localizzazioni (la prima a ridosso
dell'invaso del Basentello e la seconda ubicata “a piombo” sulla grande riserva
idrica che serve l’intero Salento) le rendono vere e proprie bombe ad
orologeria dal punto di vista idrogeologico.
Dalle vertenze territoriali (Conversano, Grottelline e
Corigliano) è sempre più evidente il filo rosso anzi nero che lega
indissolubilmente ACQUA e RIFIUTI.
Quanto alla paventata creazione di un Ambito Territoriale
Ottimale (ATO) unico sui rifiuti sul modello dell'Autorità Idrica Pugliese
(AIP), riteniamo che questi enti debbano garantire meccanismi di partecipazione
da parte dei cittadini (non solo di 5 sindaci che, come nel caso dell’AIP,
assumono decisioni che riguardano tutto il territorio regionale!!!).
Ribadiamo il nostro totale sostegno, politico ed operativo,
ai cittadini e comitati locali che si stanno battendo contro questo scempio, e la nostra
solidarietà a chi si trova a dover manifestare per salvaguardare la salute
propria e dei propri figli. Compito, quest’ultimo, che dovrebbe appartenere
proprio alle istituzioni che, invece, oggi si preoccupano più di soddisfare le
pretese di profitto a tutti i costi di potentati economici, presentate come
salvaguardia della “concorrenza in materia energetica”, che di salvaguardare
una sana e razionale gestione delle risorse e della salute pubblica. Ambiti,
questi sì, di competenza regionale.
Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” – Forum Italiano
dei Movimenti per l’Acqua
Info:380 2370343