Il
Piano delle misure e delle attivita' di tutela ambientale e sanitaria
presentato dal Comitato di Esperti per l'Ilva di Taranto e' deludente in quanto
rinvia ancora una volta le scelte importanti e le soluzioni. L'Aia del 2012
viene ora resa flessibile ed e' spalmata su tempi allungati, entrando in
contraddizione con la stessa sentenza della Corte Costituzionale che
prescriveva una puntuale e rigorosa applicazione di tutte le prescrizioni
dell'Aia secondo la tempistica definita nell'ottobre 2012.
Porteremo questo piano di fronte alla Commissione Europea perche' e' la
dimostrazione che - invece di sanzionare le inadempienze all'Aia - si prorogano
i tempi e le scadenze con una sanatoria.
Viene meno l'equilibrio fra salute e produzione invocato dalla Corte
Costituzionale e si genera uno squilibrio inaccettabile. Quanto ancora deve
aspettare la salute?
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
www.peacelink.it