Al sig.
Prefetto di Taranto.
Mi
riferisco al Comunicato emesso dal prof. Alessandro Marescotti presidente
di Peacelink, qui riportato per facilità di consultazione, che riporta puntuali
e dettagliate contestazioni sull'attuazione dell'AIA di Ilva Taranto con
conseguente ulteriore denuncia alla Procura della Repubblica.
La
legge testè approvata e promulgata ha privato la comunità della figura del
Garante dell'AIA di Ilva, cosa che ha riportato ai minimi livelli la fiducia di
molti cittadini per un reale miglioramento della situazione dell'inquinamento a
Taranto.
Altre
nubi si addensano all'orizzante con l'odierno annuncio del Gruppo Riva
sulla fermata dei siti del Gruppo fuori dal perimetro di Ilva Taranto, connessa
con il sequestro di beni patrimoniali del Gruppo Riva ordinato dal Gip di
Taranto e la situazione si ingarbuglia ancora di più.
Da
cittadino di Taranto mi chiedo se non è proprio possibile attivare qualcosa che
svelenisca l'atmosfera e consenta ai cittadini di avvicinarsi alla verità
con un minimo di speranza per il futuro.
Per
esempio, Lei, sig. Prefetto, potrebbe indire periodicamente
incontri pubblici di Istituzioni, associazioni e cittadini in
cui responsabili tecnici e gestionali di Ilva mettano la faccia e
illustrino l'andamento delle cose, rispondano con argomenti convincenti e
rigorosi alle osservazioni via via formulate. Questo potrebbe servire a far
toccare con mano ai cittadini che il Commissariamento sta "ammansendo
il mostro" sul serio, col tempo e le risorse necessarie.
Con
fiducia e speranza.
Biagio
De Marzo.
===>PeaceLink si rivolge alla Procura. Sono ancora in tilt le 6 centraline ILVA per misurare gli IPA e non sono attivi i sistemi di monitoraggio DOAS e LIDAR