Approvata una legge che prevede, in caso di piani urbanistici, la decadenza di
vincoli degli uliveti monumentali
Con la Legge Regionale 19 luglio 2013, n. 19 “Norme in materia di riordino
degli organismi collegiali operanti a livello tecnico-amministrativo e
consultivo e di semplificazione dei procedimenti amministrativi” il Consiglio
Regionale pugliese compie l’ennesimo atto scellerato verso il paesaggio degli
ulivi monumentali.
Già negli scorsi mesi era stata modificata la Legge Regionale 14/2007, una
storica legge che aveva contraddistinto la Puglia quale unica regione in Italia
a voler tutelare un patrimonio arboreo di eccezionale valenza, ma che alla luce
di quanto avvenuto è stata di fatto derubricata ad un maldestro tentativo di
accreditarsi all’opinione pubblica sotto le false spoglie di difensori
dell’ambiente. Nel 2013, infatti, era stato approvato che, per piani attuativi
di strumenti urbanistici generali approvati prima dell’entrata in vigore della
L.R. 14/2007, non sussistevano i vincoli di monumentalità degli ulivi e degli
uliveti.
Negli scorsi mesi, il WWF, Legambiente e Touring Club Italiano e Italia Nostra
avevano protestato contro tali decisioni; la Regione, aveva difeso la posizione
e la modifica della legge “per poter tutelare i diritti di chi possiede dei
terreni edificabili, che a causa della legge del 2007 non possono essere
utilizzati in tal senso” (così affermava l’assessore Nicastro in un’intervista
di pochi mesi orsono).
Ebbene sì, dal 19 luglio di quest’anno, a tutti gli ulivi e agli uliveti
monumentali pugliesi, tutelati dalla Legge 14/2007, decadranno i vincoli di
tutela, nel caso venissero approvati piani attuativi di strumenti urbanistici
generali (precedenti o postumi alla legge).
Questa notizia (è legge) è di una gravità inaudita; ancor più grave è il
contesto normativo in cui è stata inserita; quanto sopra affermato è stato
approvato nell’articolo 8 della L.R. 19/2009 che ha avuto come obiettivo
precipuo il riordino e la semplificazione dei procedimenti amministrativi.
Sul sito istituzionale
(Link<http://www2.consiglio.puglia.it/Giss9/9PubbGiss.nsf/0/C752B0B9B353AA70C1257BA300393C9A?OpenDocument>)
abbiamo appreso della proposta di legge nella quale però non c’era traccia
dell’articolo 8, poi approvato con emendamento in Consiglio Regionale, di
matrice politica bipartisan.
Il WWF denuncia i gravi comportamenti del Consiglio Regionale contro la
storia, la cultura e il paesaggio pugliese, rappresentato dagli esemplari di
ulivo secolari. Il primo firmatario della proposta di legge è stato Fabiano
Amati, seguito da Donato Pentassuglia, Giuseppe Romano, Mario Loizzo, Antonio
Maniglio, Nicola Marmo, Ruggiero Mennea, Sergio Blasi, Maurizio Friolo,
Francesco Damone, Salvatore Negro, Andrea Caroppo, Francesco Ognissanti,
Aurelio Gianfreda, Donato Pellegrino, Antonio Martucci, Michele Ventricelli,
Ignazio Zullo, Antonio Camporeale, Saverio Congedo, Giovanni Epifani.
Ove non venisse rimodificata la legge sugli ulivi monumentali, ripristinando la
mission della legge originaria sin dal 2007, il WWF ricorrerà nelle sedi
opportune.
Bari, 02.08.2013
WWF PUGLIA
Via Sparano 32/B – 70122 Bari
Info: puglia@wwf.itpuglia@wwf.it>
Tel 080 52 10 307 – Fax 080 96 92 171
Come raggiungerci
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Sito ufficiale<http://www.wwf.it/client/regionali.aspx?root=1112>