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BONELLI (VERDI): SALVA-ILVA BIS RATIFICA UN IMMANE CONFLITTO DI INTERESSI COMMISSARIO-PROPRIETA'
giovedì 1 agosto 2013

da Ufficio Stampa Verdi




NESSUNA TRACCIA DI CONVERSIONE INDUSTRIALE PER AFFRONTARE IL DISASTRO AMBIENTALE

 

"Il decreto Ilva-bis approvato oggi dal Senato ratifica un immane conflitto d'interessi tra il commissario e la proprietà. Lo ribadiamo: Enrico Bondi che fino all'altro ieri era amministratore delegato indicato dai Riva NON PUO' ESSERE COMMISSARIO del Polo siderurgico". Lo dichiara il presidente dei Verdi e consigliere comunale di Taranto Angelo Bonelli che aggiunge: "Questo gravissimo vizio di nascita, che il Governo e il Parlamento hanno deciso di non affrontare, dimostra che il decreto è l'ennesimo provvedimento sbilanciato nei confronti dell'azienda".

 

"Ci saremmo aspettati che, nel decreto, si prevedesse, quantomeno, la quantificazione dei danni ambientali e sanitari provocate dall'Ilva - spiega il leader ecologista -. Ci saremmo aspettati che si quantificasse quanto (ed in quanto tempo) l'Ilva deve pagare per le bonifiche che sono indispensabili per restituire un futuro a Taranto, in ossequio al principio europeo "CHI INQUINA PAGA".

 

"Nel decreto non c'è traccia di un percorso di conversione industriale in grado far uscire la città da un'economia alla diossina, della realizzazione di un'area no-tax per creare nuove realtà occupazionali alternative all'economia alla diossina e di un piano d'intervento per affrontare l'emergenza sanitaria - conclude Bonelli -. Anzi, si continua a parlare di risorse certe per l'azienda mentre per le bonifiche ci si affida a calcoli futuri e indefiniti: l'ennesima presa in giro nei confronti di chi "si ammala e muore di inquinamento".

 

Roma, 01 agosto 2013

 





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