TRA IL '69 E IL '71 TRASFERITI
NELL'IMPIANTO LUCANO 84 ELEMENTI DAL REATTORE ELK RIVER
(VEDI ++ Nucleare: Sogin,
'rimpatriati' materiali Usa ++)
"Abbiamo una domanda per la Sogin
visto che la nota diffusa nel pomeriggio sul trasporto del mistero
Rotondella-Gioia del Colle era imperscrutabile: il materiale restituito agli
Usa è forse tutto o parte del combustibile irraggiato uranio-torio proveniente
dal reattore Elk River del Minnesota trasferito all'impianto Itrec tra il 1969
e il 1971 e di cui Cnen (Comitato Nazionale per l'Energia Nucleare) è
divenuto proprietario nel 1973?". Lo chiede il presidente dei Verdi che
aggiunge: "Dopo che 20 elementi sono stati ritirati nel centro della
Trisaia dovrebbero essere rimasti 64 elementi di combustibile di Elk
River".
"E' questa la verità che la Sogin
non ha intenzione di dire trincerandosi dietro una nota imperscrutabile? Ancora
una volta è evidente che tutto quello che riguarda gli affari nucleari è
caratterizzato dalla mancanza assoluta di trasparenza e da un velo di omertà
spessissimo - conclude il leader ecologista -. Noi Verdi ribadiamo la richiesta
urgente al ministro dell'Ambiente Orlando e a quello dell'Interno di fare piena
luce su questo trasporto e su quali siano state le misure per la tutela della
salute e dell'ambiente per i territori interessati e di avviare una verifica
urgente della radioattività sia sul percorso fino all'aeroporto militare di
Gioia del Colle".
Roma, 30 luglio 2013
NUCLEARE: BONELLI (VERDI), ISPRA
VERIFICHI SUBITO RADIATTIVITA' PERCORSO ROTONDELLA-GIOIA DEL COLLE
COSA TRASPORTAVA IL CONVOGLIO
MISTERIOSO. ERANO SCORIE O COMBUSTIBILE NUCLEARE?
"Chiediamo che l'Ispra effettui
immediatamente un monitoraggio del percorso compiuto dal convoglio militare per
appurare che non ci siano state variazioni ai livelli di radioattività
normalmente registrati". Lo dichiara il presidente dei Verdi Angelo
Bonelli che chiede al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando e a quello
dell'Interno Angelino Alfano e "di fare immediatamente chiarezza su questa
vicenda che rischia di diventare un caso Shalablayeva-bis per i contorni oscuri
che presenta".
"Cosa trasportava il convoglio del
mistero? Si trattava di materiale radioattivo? Erano scorie? Combustibile
nucleare? Si trattava forse di plutonio? Dov'è stato portato il carico? E'
stato portato via con un aeroplano? Quali misure di sicurezza sono state
adottate a tutela della salute e dell'ambiente? A queste domande, a cui la nota
diffusa da Sogin non ha dato nemmeno una mezza spiegazione, pretendiamo
risposte immediata", conclude il leader ecologista.
Roma, 30 luglio 2013