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E' grave lo scontro fra Bondi e il Garante dell'Ilva Vitaliano Esposito
venerdì 19 luglio 2013

da A. Marescotti




E' grave lo scontro fra il Commissario dell'Ilva Enrico Bondi e il Garante dell'ILVA Vitaliano Esposito.

L'argomento del contendere è la validità della Diffida Ministeriale per la quale l'Ilva viene riconosciuta inadempiente rispetto alle prescrizioni dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e quindi passibile di sanzioni.

Bondi ha scritto il 17 luglio al Garante per dichiarare - alla luce del decreto 61/2013 in via di conversione in legge - sostanzialmente non più valida tale Diffida Ministeriale per inosservanza delle prescrizioni autorizzative.

Le prescrizioni e le tempistiche indicate nella diffida per inosservanza sarebbero quindi per Bondi un ricordo del passato, mentre per il Garante dell'AIA sono ancora in vigore. E il garante poco fa ha messo in chiaro - con una lettera pubblicata sul suo sito - che la Diffida pende ancora sull'azienda.

Vedere
==> Nota del Garante

Inutile dire che il Garante dell'AIA ha perfettamente ragione.

Pertanto sosteniamo il Garante dell'AIA Ilva che ha dimostrato rigore e imparzialità. E condanniamo questo tentativo di usare come una clava il nuovo decreto 61/2013 per demolire l'AIA e metterne fuori gioco le sanzioni.

Dichiarare questa AIA ormai un soprammobile è indice di come ormai stia procedendo l'ìntera vicenda, violando lo stesso spirito della sentenza della Corte Costituzionale che aveva messo al centro le attuali (seppur blande) prescrizioni autorizzative a garanzia del diritto alla salute.

Stiamo traducendo il rapporto del Garante dell'AIA e domani sarà sul tavolo della Commissione Europea in modo che l'Europa proceda ad acquisire tutta la documentazione su questa storia incredibile e sgradevole in cui il Garante viene messo nell'angolo.

E' gravissimo che i parlamentari vogliano abolire il Garante che rimane l'unico riferimento di imparzialità e giustizia.

Questo è il testo della DIFFIDA MINISTERIALE
==> Testo Diffida


Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
www.peacelink.it




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